(ASI) Roma - <<La vendetta di Marino & C. si è abbattuta sui dipendenti capitolini, in particolar modo sulle maestre delle scuole comunali>> dichiara Roberto Fedeli portavoce dell'associazione politico-culturale "DESTRA POPOLARE per l'ITALIA". <<Puntuale come la scadenza di una cambiale il Dipartimento alla Scuola ha inviato una circolare per comunicare l'entrata in vigore della disciplina adottata in via "unilaterale" ad agosto 2014 e che impone tre ore aggiuntive di lavoro settimanale. Le ripercussioni sulla qualità dei servizi scolastici non si sono fatte attendere e già il 30 marzo il mancato ricorso al personale precario, ha determinato in molti nidi della Capitale situazioni di estremo disagio e difficoltà nel garantire la dovuta assistenza ai bimbi. In alcuni nidi >> sottolinea Roberto Fedeli << le educatrici si sono trovate a dover assistere più di dieci bambini, ben oltre il rapporto di 1 a 6, a causa del mancato ricorso alle supplenti per "motivi di bilancio". Un'amministrazione arrogante che intende risparmiare millantando una razionalizzazione dei servizi pubblici ma, in realtà, penalizzando solo i cittadini utenti e i lavoratori dalle buste paga più leggere, come nel caso dei dipendenti capitolini, non può continuare a gestire la Capitale d'Italia. Patetica è la giustificazione del sindaco delle figuracce che ha tirato in ballo il MEF per giustificare tagli indiscriminati ai servizi pubblici anziché trovare altre voci di spesa su cui fare economia. Una giunta, composta da indagati e rinviati a giudizio, a partire dal "Richelieu" Luigi Nieri, vicesindaco finito a processo con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale nel 2010, ha varato un bilancio di previsione per il 2015 con 310 milioni di tagli e solo 119 milioni di investimenti blindando in tal modo le decisioni prese, rendendo quasi impossibile un'ulteriore trattativa per le rappresentanze sindacali. Decisioni assurde, bocciature da parte del Tar per gran parte delle delibere ritenute illegittime, dimostrano la manifesta incapacità di Marino e della sua pessima squadra a governare Roma e che impongono la fine anticipata del suo mandato. Ne tragga le conseguenze il PD oppure ci penseranno i cittadini>>.
Redazione Agenzia Stampa Italia