(ASI) Roma – Pedinato e minacciato per la sua attività inquirente sulla centrale Tirreno Power: questo ha raccontato il procuratore capo di Savona Francantonio Granero in audizione alla Commissione d’inchiesta sulle ecomafie.
«Questa notizia aggiunge un’informazione in più al quadro fosco che si sta delineando intorno alla centrale di Vado Ligure – affermano i deputati liguri e della Commissione Ambiente del Movimento 5 Stelle – Al procuratore, al suo lavoro instancabile che lo pone al fianco dei cittadini va tutto il nostro appoggio e la solidarietà. Come sempre ormai accade i cittadini hanno al loro fianco, dalla stessa parte della barricata, la magistratura e non le istituzioni locali che, ricordiamolo, rappresentate da anni dal Pd, sono corse a Roma a cercare di trovare l’escamotage per riaprire la centrale. L’obiettivo non era assicurare il diritto alla vita e alla salute dei cittadini, ma trovare le garanzie richieste dall’azienda. Un’azienda che tra l’altro aveva già da tempo intenzione di licenziare i dipendenti mentre li ha presi in giro per anni con il ricatto occupazionale».
«Il Movimento 5 Stelle è al fianco dei magistrati e dei cittadini e vigilerà affinchè sia rispettata l’Aia e non aggirata, come invece vorrebbe il Pd».
Redazione Agenzia Stampa Italia