(ASI) “Che cosa pensereste di uno Stato che nel 2015 non ha ancora adottato una legge ad hoc per la lingua dei segni LIS?
Forse non tutti sanno che l’Italia, insieme a Lussemburgo e Malta, sono le uniche Nazioni che non hanno recepito la direttiva europea in materia, nonostante la comunità dei sordi italiana conti circa 70 mila persone in Italia. Una mancanza ingiustificabile e inaccettabile che lede fortemente la dignità di coloro che necessitano di assistenza per poter condurre una vita senza impedimenti che mortifichino ed esasperino la propria disabilità” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale e membro della commissione Politiche Sociali e Salute del Lazio che ha aderito alla manifestazione nazionale di protesta dell’Ens, ente nazionale sordi.
“Anche in consiglio regionale giace nei cassetti della Pisana una proposta fondamentale che doveva essere approvata mesi fa e che ancora è vittima di una grave lacuna legislativa e di una inerzia politica generale che non ha eguali in Europa. Il presidente del consiglio Renzi e il presidente della Regione Lazio Zingaretti si riempiono ogni giorno la bocca di belle e vuote parole, propositi disattesi, visioni idilliache in netto ed evidente contrasto con la realtà, ma quando c’è da passare ai fatti il fumo sugli occhi degli italiani si disperde, lasciando il posto all’inconsistenza di governi che si perdono dietro gli orpelli della burocrazia e delle norme da cui non si trova il bandolo della matassa. La libertà di esprimersi attraverso la LIS, ratificata dall’Italia all’interno della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, è una condizione ineludibile per il raggiungimento dell'inclusione sociale e la piena autonomia e dignità dei non udenti e tale atteggiamento della politica italiana non dimostra alcuna volontà di andare incontro a chi necessita di un bilinguismo integrato che in alcuni paesi è addirittura tutelato dalla costituzione” conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia