(ASI) Napoli - Di tanto in tanto qualcuno, con il plauso di associazioni finanziate e ‘colorate’, prova a gettare micce avvelenate in quello che ci si sforza di mantenere come un dialogo civile
e democratico all’interno dell’Ottava Municipalità, pur nel serrato confronto fra visioni diverse sui metodi per affrontare le mille, quotidiane emergenze dei nostri territori, vittime della peggiore malapolitica. La tentazione del “facimm ammuina” diventa poi particolarmente irresistibile nei momenti in cui le tensioni sociali salgono per motivi “naturali”, quale quello che attualmente stiamo vivendo con la scellerata decisione del Comune di collocare proprio a Scampia il sito di compostaggio. Così era già accaduto, solo poche settimane fa, a proposito delle costruzioni abusive in mattoni che stavano sorgendo impunemente nel campo Rom che ostruisce da decenni l’Asse mediano.
Da ultime sono arrivate, poche ore fa, le provocazioni lanciate in rete sulla presunta aggressione che sarebbe stata subita da un ragazzo di Piscinola ad opera di «un gruppo di fascisti, ennesima prova della violenza infame che queste organizzazioni sanno mettere in campo per passerella politica ». Il pretesto è ottimo per tirare in ballo, come fanno gli artefici della provocazione, l’amministrazione dell’Ottava Municipalità e gettarsi a capofitto nell’unica ragione di esistere che resta ai gruppuscoli – per fortuna dispersi – tanto di estrema destra quanto di estrema sinistra: l’invenzione di uno “scontro politico” ormai cancellato dalla storia e dalla cronaca, ma pur sempre coacervo di pericolose tensioni.
E’ per questo che la Municipalità, nel ribadire la propria ferma condanna di ogni violenza o aggressione di qualsiasi matrice o “colore” politico, non entra nel merito di polemiche sterili, prive di senso e di attualità, ma invita piuttosto tutti i giovani a collaborare con le forze sane dei nostri quartieri (la Chiesa, le associazioni sportive e di volontariato, la stessa Municipalità) per condurre insieme a noi le quotidiane battaglie tese a restituire decoro alle persone e dignità ai luoghi, tutelando i diritti di tutta la cittadinanza. Soltanto in un clima di unità e democrazia, tenendo ben alla larga chi cerca di fomentare ad arte polemiche ed inutili tensioni, potremo alimentare in tutti noi la speranza di “sfondare” i muri di gomma che ci separano da istituzioni centrali arroganti e remote, che si ricordano di Scampia solo quando bisogna trovare un luogo in cui far arrivare tutti i rifiuti umidi dell’intera città, prodotti in grande abbondanza nei quartieri bene di Chiaia, di Posillipo e del lungomare.
Redazione Agenzia Stampa Italia