(ASI) “Il nostro voto a Sergio Mattarella segnala due questioni. La prima l’apprezzamento per il candidato. La seconda è che politicamente si ritorna ad ottobre 2013 quando Berlusconi uscì dal governo Letta e nacque il percorso autonomo di Alfano.
Perché mi pare sia chiaro che le forze che convergono su questo nome sono quelle che pongono a riferimento delle loro decisioni la responsabilità istituzionale. Ancora una volta, come accaduto nell’ottobre del 2013, Forza Italia fa prevalere questioni personali sulle istituzioni”. Lo dichiara Giuseppe De Mita, deputato di Area Popolare. “Credo – continua il deputato di Area Popolare - che il Presidente del Consiglio non possa ignorare questa circostanza e cioè che il perimetro della maggioranza per le riforme si approssima sempre di più al perimetro della maggioranza di governo. La nostra posizione iniziale di scheda bianca nelle prime tre votazioni, peraltro non diversa dal comportamento assunto dal Pd, stava e sta a ricordare al Presidente del Consiglio proprio questa questione che evoca il metodo non come procedura formale ma come condizione per la sostanziale condivisione di tutto il percorso di riforme, istituzionali ed economiche che non possono essere distinte”. “Alla prova dei fatti – conclude De Mita - la forza politica espressione dell’area non socialista che ha effettivamente a cuore le istituzioni democratiche è Area Popolare. Tutto il resto è una deriva personalistica. Da lunedì noi riprenderemo da queste considerazioni il rapporto con il Pd e ci auguriamo che il Pd tenga conto di quanto accaduto in questi giorni”.
Redazione Agenzia Stampa Italia