(ASI) “Dai tendoni per gli afghani all'accoglienza notturna, circa 26mln di euro sui 45mln del budget 2014 del Dipartimento alle Politiche Sociali di Roma Capitale sono destinati a nomadi e immigrati. Complessivamente, quasi il 58% del budget totale, da suddividere in 12,7 milioni per la gestione dei rom (più del 28% della somma totale) e 13 mln per gli immigrati (quasi il 30%).
Cifre scioccanti se si considera l’emergenza socio-sanitaria che sta investendo la Capitale soprattutto in questi ultimi anni in cui da parte delle amministrazioni locali e del Governo i tagli al sociale e alla sanità sono all’ordine del giorno”, così dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Politiche Sociali, presentando i dati documentati delle spese sostenute dal Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale.
“L’impatto dei numerosi campi nomadi e dell’immigrazione incontrollata sul territorio della Capitale ha conseguenze devastanti non solo sul piano della sicurezza e della legalità, ma soprattutto su disabili, anziani, disoccupati e cittadini italiani in difficoltà economica che chiedono giustamente da anni sussidi e strutture adeguate per sostenere le gravi condizioni in cui sono costretti a vivere. Servizi che il sindaco Marino e l’Assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini preferiscono offrire a chi non solo non contribuisce allo sviluppo civile e urbanistico di Roma, ma anzi si è reso spesso protagonista di atti violenti e criminosi a danno dei romani sempre più ospiti a casa propria" prosegue Santori.
"Ancora più vergognoso è la gestione di questi fondi in buona parte in affidamento diretto, alle solite cooperative e senza alcuna gara. Non solo nell’emergenza bilancio il capitolo immigrati non dovrebbe essere competenza di Roma Capitale, ma non comprendiamo il motivo per cui per i romani dovrebbe essere valido il ritornello del non ci sono più i soldi, mentre come per magia per immigrati e nomadi non mancano mai", conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia