(ASI) Dopo lo smembramento in Senato di Futuro e Libertà il Pdl parte subito al rilancio.
A parlare è il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto che in un comunicato commenta: "Ci sembra evidente che al fondo del contrasto che ha segnato la conclusione del Congresso del Fli stanno ragioni politiche assai serie e non puri e semplici problemi di organigramma. Il Fli e’ diviso sulla base di due posizioni politiche: una parte di esso vorrebbe un Fli collocato nel centro-destra e concorrenziale con il Pdl sulla base di una diversa visione del partito e della sua leadership, un’altra parte, invece, lavora per collocarsi in una sorta di fronte popolare o di CLN contro Berlusconi che dovrebbe andare, appunto, da Vendola fino a Fini passando per D’Alema, Bersani e Casini. L’operazione e’ in atto ed evidentemente implica un globale mutamento di collocazione politica del Fli. Cio’ spiega anche qualche durezza gestionale nella composizione del gruppo dirigente di vertice del Fli. Del resto le dichiarazioni di Niki Vendola di apertura a Fini sia pure, come si suol dire, per una fase transitoria, confermano questa che e’ qualcosa di piu’ di una semplice congettura".