(ASI) "Abbiamo sviluppato la strategia dei Patti territoriali non perché io ci sia affezionato, ma perché questo modello funziona: i Patti per la sicurezza li abbiamo adattati alle esigenze dei diversi territori, è l'approccio federalista al problema della sicurezza che sempre ha tenuto questo governo".
Con queste parole il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha concluso a Varese una riunione istituzionale per fare il punto sui 'Patti per la sicurezza dell'area del lago Maggiore e dell'area del lago di Lugano', parlando del modello di accordo con gli enti locali attivo ormai in diverse realtà italiane. I Patti per i due laghi, che hanno la particolarità di essere condivisi fra Italia e Svizzera, hanno portato, secondo lo stesso Maroni, a risultati importanti tanto da confermare la bonta' della scelta di applicarli: in un anno, per esempio, nell'area del lago Maggiore sono aumentati del 504% i servizi congiunti preventivi, del 178% i servizi straordinari di controllo, mentre nell'area del lago di Lugano sono aumentati rispettivamente del 180% e del 31%. Alla riunione di questa mattina erano presenti anche le autorità elvetiche del Canton Ticino, oltre al governatore del Piemonte Roberto Cota, all'assessore lombardo alla Sicurezza Romano La Russa, accompagnati da prefetti, presidenti di provincia, sindaci e vertici delle forze dell'ordine dei territori che affacciano sui due laghi.