Rita Bernardini (Segretaria Nazionale Radicali italiani): Se Trilussa invitasse a pranzo il Ministro della Giustizia Andrea Orlando

(ASI) Al 43° giorno di sciopero della fame, posso dire con una certa soddisfazione che il Ministro Andrea Orlando ha accettato la proposta che avanzavo da mesi che è quella di mettere online sul sito, carcere per carcere, le capienze regolamentari, i posti effettivamente disponibili, i detenuti presenti.

Certo, non ha accettato di mettere online tanti altri parametri dei singoli istituti che sono essenziali per misurare la corrispondenza della detenzione ai dettati della Carta Costituzionale e alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo della cui violazione il nostro Stato è stato ritenuto “colpevole”  con la sentenza pilota dell’8 gennaio 2013 (sentenza Torreggiani).

La disponibilità di questi dati, è comunque talmente importante per il diritto alla conoscenza dei cittadini, da portarmi alla decisione di sospendere temporaneamente il mio Satyagraha che prosegue con l’impegno di Marco Pannella e di centinaia di cittadini.

Per prima cosa, do atto al Ministro della Giustizia che – seppure con l’aiuto della Corte Costituzionale autrice della sentenza che ha abrogato la legge Fini-Giovanardi sulle droghe – è riuscito ad ottenere la diminuzione di alcune migliaia della popolazione detenuta. Lo ha potuto fare grazie ai provvedimenti già messi in campo dai Ministri che lo hanno preceduto (in particolare, Annamaria Cancellieri) e ad altri – troppi e a-sistematici– licenziati durante il suo mandato. L’on. Orlando ha rivendicato di aver ottenuto questo risultato senza ricorrere, come avevano chiesto il Presidente della Repubblica e una delegazione dell’ONU che ha visitato recentemente l’Italia, a provvedimenti di clemenza che ad avviso dei radicali avrebbero invece consentito da tempo di rispettare l’obbligo di eseguire una pena “umana” e “non degradante”. Dimenticando, inoltre, che un provvedimento di Amnistia (che noi radicali continuiamo a chiedere) consentirebbe, nel penale e con serie e positive ripercussioni nel civile, di abbattere in un sol colpo buona parte della mole di oltre 5 milioni procedimenti penali pendenti sulle scrivanie dei magistrati e destinati alla settaria e illegale amnistia delle prescrizioni.

Ma veniamo alla “ciccia” dei dati forniti e vediamo perché ci starebbe un bell’invito a pranzo del Ministro Orlando a casa di Trilussa davanti ad un bel pollo arrosto.

Dei 49.987 posti regolamentari dei 199 istituti (su 204) censiti dal DAP, i posti effettivamente disponibili sono 45.784; occorre sottrarre, infatti, tutti quei posti inagibili per lavori in corso, ristrutturazioni, o chiusure per mancanza di personale che ammontano in totale a 4.203. Pertanto, al 31 luglio 2014, nelle nostre carceri c’erano 54.668 detenuti in 45.784posti con una carenza di 8.884 posti. Il tasso di sovraffollamento è del 119,4%.

Il sovraffollamento di circa il 120%, già di per sé drammatico perché vuol dire che 120 detenuti devono spartirsi lo spazio di 100 posti, lo è ancora di più se facciamo entrare in scena Trilussa a recitare la sagace poesia “la statistica” secondo la quale un povero cristo vedeva assegnarsi dalla statistica un pollo annuo che lui non vedeva nemmeno dipinto, mentre un altro fortunato di polli se ne mangiava due.

Ecco che se prendiamo in considerazione non tutti gli istituti, ma gli 89 che registrano un sovraffollamento superiore al 120%, scopriamo che per 27.828 detenuti il tasso di sovraffollamento è del 149,4%, visto che devono accalcarsi in 18.662 posti e che non possono certo consolarsi sapendo che in Italia ci sono decine di istituti dove i posti addirittura avanzano.

 

Tavola 1 – Posti regolamentari, posti disponibili, detenuti presenti e tasso di sovraffollamento – Al 31 luglio 2014

 

REGIONE

 

Posti regolamentari

 

Posti regolamentari non disponibili

 

Detenuti presenti

 

Differenza posti regolamentari effettivi

 

Tasso di sovraffollamento

MOLISE

 

274

 

30

 

369

 

-125

 

151,2

PUGLIA

 

2.378

 

63

 

3.334

 

-1.019

 

144,0

FRIULI VENEZIA GLULIA

 

495

 

59

 

605

 

-169

 

138,8

VENETO

 

1.957

 

63

 

2.543

 

-649

 

134,3

ABRUZZO

 

1.503

 

42

 

1.922

 

-461

 

131,6

LOMBARDIA

 

6.290

 

401

 

7.743

 

-1.854

 

131,5

SICILIA

 

5.986

 

1.347

 

6.091

 

-1.452

 

131,3

MARCHE

 

823

 

113

 

909

 

-199

 

128,0

CAMPANIA

 

6.087

 

308

 

7.244

 

-1.465

 

125,4

TOSCANA

 

3.345

 

504

 

3.371

 

-530

 

118,7

UMBRIA

 

1.344

 

44

 

1.537

 

-237

 

118,2

LAZIO

 

5.113

 

298

 

5.615

 

-800

 

116,6

LIGURIA

 

1.127

 

0

 

1.261

 

-134

 

111,9

EMILIA ROMAGNA

 

2.798

 

176

 

2.881

 

-259

 

109,9

BASILICATA

470

9

463

-2

100,4

CALABRIA

 

2.580

 

115

 

2.420

 

45

 

98,2

PIEMONTE

 

3.833

 

167

 

3.543

 

123

 

96,6

SARDEGNA

 

2.425

 

432

 

1.907

 

86

 

95,7

AOSTA

 

180

 

0

 

146

 

34

 

81,1

TRENTINO ALTO ADIGE

 

509

 

23

 

301

 

185

 

61,9

ITALIA

49.987

4.203

54.668

-8.884

119,4

Fonte: Ministero Giustizia (da schede istituti penitenziari)

 

Tavola 2 – Primi 20 istituti per tasso di sovraffollamento – Al 31 luglio 2014

 

Città

 

Tipo di Istituto

 

Regione

 

Posti regolamentari

 

Posti regolamentari non disponibili

 

Detenuti presenti

 

Differenza posti regolamentari effettivi

 

Tasso di sovraffollamento

Busto Arsizio

Casa Circondariale

Lombardia

179

21

331

-173

 

209,5

Larino

Casa Circondariale

Molise

118

0

243

-125

 

205,9

Arienzo

Casa Circondariale

Campania

52

0

101

-49

 

194,2

Augusta

Casa di Reclusione

Sicilia

372

103

513

-244

 

190,7

Lucca

Casa Circondariale

Toscana

91

29

118

-56

 

190,3

Padova - NC

Casa di Reclusione

Veneto

436

0

821

-385

 

188,3

Messina

Casa Circondariale

Sicilia

304

207

182

-85

 

187,6

Taranto

Casa Circondariale

Puglia

306

4

565

-263

 

187,1

Ancona 

Casa Circondariale

Marche

174

76

179

-81

 

182,7

Latina

Casa Circondariale

Lazio

76

0

137

-61

 

180,3

Grosseto

Casa Circondariale

Toscana

15

0

27

-12

 

180,0

Vasto

Casa di Lavoro

Abruzzo

133

31

183

-81

 

179,4

Pozzuoli

Casa Circondariale

Campania

97

0

174

-77

 

179,4

Lecce - N.C.

Casa Circondariale

Puglia

632

10

1115

-493

 

179,3

Melfi

Casa Circondariale

Basilicata

126

0

221

-95

 

175,4

Castevetrano

Casa Circondariale

Sicilia

52

5

82

-35

 

174,5

Como

Casa Circondariale

Lombardia

230

1

395

-166

 

172,5

Monza

Casa Circondariale

Lombardia

403

51

603

-251

 

171,3

Udine

Casa Circondariale

Friuli - Venezia Giulia

111

18

157

-64

168,8

Pordenone

Casa Circondariale

Friuli - Venezia Giulia

41

0

69

-28

168,3

Fonte: Ministero Giustizia (da schede istituti penitenziari)

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali italiani.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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