(ASI) "Sono davvero allarmanti i dati relativi alla dispersione scolastica, soprattutto nel Mezzogiorno. Sono circa 3 milioni gli studenti che, nel nostro Paese, non hanno conseguito un diploma negli ultimi 15 anni.
In Campania, nel quinquennio 2009 - 2014, hanno lasciato i banchi di scuola 24.262 iscritti, pari al 31,6%. Sono numeri preoccupanti, premessa e conseguenza della condizione di povertà che molti di questi ragazzi vivono", afferma l'on. Antimo Cesaro, vicecapogruppo vicario di Scelta Civica, in un'intervista a Tuttoscuola.com.
"Una condizione di povertà materiale e culturale che implica dei costi sociali enormi: si stima, potenzialmente, svariati milardi di euro. Basti pensare alle ricadute occupazionali, alle spese previdenziali - in prospettiva - e di contrasto al disagio sociale - nell'immediato -. Si rifletta anche sul fatto che l'abbandono della scuola alimenta fenomeni di bullismo, offre continuamente nuove leve alla criminalità organizzata e - per chi come me ritiene la cultura pre-requisito della democrazia - incide non poco sulla qualità della partecipazione consapevole alla vita politica del Paese", continua Cesaro.
"Il Governo ha dato un segnale d'attenzione al mondo della scuola con un piano straordinario di intervento per l'edilizia scolastica. Il passaggio successivo dev'essere la valorizzazione del 'capitale umano': studenti e docenti. Si abbia il coraggio di investire nella scuola, anche nell'attuale momento di difficoltà per la finanza pubblica: sarebbe il miglior segnale di fiducia nel futuro del Paese", conclude. l'on. Antimo Cesaro.