(ASI) Umbria – Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) interviene sulla drammatica situazione che sta vivendo la popolazione della di Striscia Gaza. Sono 14 giorni che la mattanza dei palestinesi è in atto ad opera dell'esercito israeliano e la diplomazia internazionale si è dimostrata impotente ed incapace di imporre un cessate il fuoco. Gaza si sta consumando un'immane tragedia umanitaria e la cosa più vergognosa che tutto passa nel più totale silenzio.
Per questo il Consigliere regionale umbro ammonisce l'Europa e l'Italia perché continuano a guardare “in silenzio quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza. Ma anche l'Umbria – fa notare -, da sempre definita culla del pacifismo mondiale, in questa circostanza catastrofica, pur non avendo chiaramente 'potere' per intervenire direttamente nel conflitto, resta in 'assordante silenzio'”.
Nel rimarcare come “ad ora sono circa 600 i morti palestinesi, quasi tutti civili e centinaia di bambini che non sono certo 'pericolosi terroristi', Goracci punta il dito su “Tg e giornali” perché “si astengono dal far vedere immagini di morte e sterminio la cui crudezza fa rabbrividire”.
Secondo il consigliere regionale viene tenuto questo tipo di comportamento “per evitare sussulti e reazioni da parte dell'opinione pubblica mondiale. Sabra e Chatila si ripetono, ma ancora non c'è la stessa reazione e indignazione di allora. Le immagini che circolano sulla rete sono agghiaccianti. Non voler vedere che a Gaza c'è un carnefice: l'esercito israeliano, e una vittima: la popolazione civile palestinese, è un'aggravante inconcepibile”.
Denunciando il fatto che “nessuno fa niente per bloccare un genocidio, un massacro di civili innocenti”, Goracci definisce “impossibile non rendersi conto che dopo i 600 morti e oltre 150 mila sfollati in un fazzoletto di terra senza acqua, cibo, medicine, luoghi minimamente attrezzati per primari 'bisogni' fisici umani, cosa potrebbe accadere”.
Infine il Consigliere regionale dell'Umbria Orfeo Goracci chiede a tutte le persone di buona volontà, alle Istituzioni nazionali ed europee di attivarsi per fermare questa strage senza fine dei palestinesi perché termina:“non è umanamente possibile girarsi dall'altra parte di fronte a tanto orrore. Nessuna parte politica, oggi – conclude -, può concepire e giustificare un atto così crudele verso civili innocenti, una violenza atroce verso il genere umano”.
Redazione Agenzia Stampa Italia