(ASI) Roma - Il Tar Lazio ha bocciato il decreto Clini che prevedeva la riclassificazione del Sin, il Sito di interesse nazionale, della Valle del Sacco in Sir, sito di interesse regionale. Un decreto che scaricava sulle spalle della Regione una bonifica complicatissima e costosissima.
Ma necessaria, per le migliaia di cittadini che hanno bevuto acqua inquinata e vivono in un ambiente fortemente compromesso.
Una sentenza importantissima che potrebbe essere esiziale per tutti quei siti inquinati la cui competenza era passata per decreto dal Ministero alle Regioni.
"Questa sentenza potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro - commenta il deputato M5S in commissione Ambiente Massimo De Rosa - Il Ministero dell'Ambiente deve assumersi le proprie responsabilità per le mancate bonifiche, non può scaricare il fardello sulle regioni. Si interroghi piuttosto sull'operato fallimentare della Sogesid”.
"La società è la responsabile in tutti i provvedimenti di bonifica, che sono avviati solo sulla carta”, commentano i deputati del M5S.
E dal Movimento 5 Stelle una richiesta specifica al ministro dell’Ambiente: “Deve riesaminare l’intera operazione di riclassificazione dei sin alla luce delle indicazioni del Tar Lazio”.
Redazione Agenzia Stampa Italia