(ASI) "La Repubblica Italiana riconosce la bellezza quale elemento costitutivo dell'identità nazionale, la conserva, la tutela e la promuove in tutte le sue forme materiali e immateriali: storiche, artistiche, culturali e paesaggistiche". La bellezza potrebbe diventerà valore costituzionale, principio fondante della repubblica, riconosciuto dalla massima Carta.
Lo prevede una proposta di legge costituzionale del 22 maggio scorso che ha come prima firmataria Serena Pellegrino, parlamentare di SEL, illustrata nei giorni scorsi alla Camera dei deputati nel corso di una conferenza stampa. La proposta è sostenuta da diverse associazioni ambientaliste, di promozione turistica, professionali e culturali, del mondo della cultura, dell'arte e della musica e dell'architettura, quasi tutte presenti con propri rappresentanti alla conferenza stampa. Tra essi, Stefano Masini (Coldiretti), Vittorio Cogliati Dezza (Presidente Legambiente), Marco Mamone Capria (Lipu), Matteo Capuani (Ordine Architetti), Antonio Riverso (Unione Internazionale Architetti), Fiorello Primi (presidente dei Borghi più Belli d'Italia). Sono intervenuti al convegno anche rappresentanti di Unesco, Italia Nostra, Museo Egizio, Istituto Nazionale di Bioarchitettura Federparchi e Greenpeace.
La proposta di legge, ha detto Pellegrino, nasce dalla consapevolezza che la bellezza si qualifica come la peculiarità dell'Italia e che attraverso di essa il Belpaese può superare la crisi e vincere la sfida della globalizzazione. La Bellezza è un valore aggiunto che solo l'Italia può vantare, unico Paese al mondo a possedere oltre il 50% del patrimonio artistico e culturale mondiale. Quindi, per la prima firmataria della proposta, è dal riconoscimento e dalla valorizzazione della Bellezza che il nostro Paese deve ripartire per dare un futuro sostenibile e certo alle nuove generazioni. Nell'art. 1 della nostra Costituzione, ha puntualizzato l'esponente di SEL, i Padri costituenti indicano il lavoro come principio fondante per la nostra comunità. Il lavoro però non viene trasmesso per eredità, ma va generato dal popolo e dai suoi rappresentanti, secondo la loro specifica vocazione. E la Bellezza è la vocazione per eccellenza dell'Italia.
Primi nel suo intervento ha sottolineato come "I Borghi più belli d'Italia" sia un'associazione che da oltre dieci anni si occupa di una peculiare bellezza italiana, quella dei piccoli centri italiani, dove c'è l'Italia vera, genuina, non solo per le sue rilevanti emergenze artistiche e paesaggistiche, ma anche per un modo di vivere le relazioni sociali fatto di vicinanza e solidarietà che il mondo ci invidia. Primi ha anche sottolineato come, a partire dalla bellezza, il turismo possa essere l'ulteriore valore aggiunto che può, se opportunamente organizzato, contribuire a ridare impulso alla nostra economia e a creare posti di lavoro per i nostri giovani, riportando così il nostro paese in alto nelle classifiche delle destinazioni del turismo internazionale. Il dato è tanto più rilevante nel momento in cui le ultime statistiche che rilevano i flussi turistici mondiali, confermano che l'Italia ha meno della metà delle presenze turistiche della Francia e, in Europa, è preceduta anche da Spagna e Grecia. Come dire, che non sappiamo valorizzare la nostra risorsa più importante.
Proprio per portare il tema della Bellezza e dei suoi sviluppi all'attenzione delle Istituzioni l'Associazione Primi ha annunciato che "I Borghi più belli d'Italia" organizza anche quest'anno il Forum sulla Bellezza, un importante appuntamento dove la bellezza viene raccontata in tutte le sue accezioni. La seconda edizione del forum si terrà quest'anno a Sabbioneta.
Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia