(ASI) “Un mix di marketing e puro imbroglio, con il quale i siciliani, gli italiani tutti, saranno a breve costretti a fare i conti. Se il dl 66, cosiddetto Renzi, dovrebbe assegnare 80 euro in più in busta paga ad alcuni milioni di cittadini, l’unica certezza è che taglierà ingenti risorse a regioni e comuni, che si troveranno obbligate ad operare drastiche riduzioni ai servizi”, lo dichiara l’On. Marco Falcone, Capogruppo di Forza Italia all’Ars.
“Saranno circa 200 i milioni di euro che il governo a trazione Pd sottrarrà alla Regione Siciliana nel 2014 – prosegue Falcone –, un vero e proprio pugno allo stomaco. Vorrei ricordare che il governo regionale, nella sua previsione finanziaria, aveva già congelato 400 milioni di euro quali accantonamenti, soldi che servirebbero per enti locali, precari, pagamenti di personale, sostegno di enti e teatri. A questo si aggiungono i circa 500 milioni di euro bloccati in seguito all’impugnativa del Commissario dello Stato. A mio avviso quindi poco servirà il viaggio della speranza che l’assessore Agnello farà oggi a Roma per risolvere i problemi finanziari della Regione Siciliana. La stessa ipotesi di anticipare l’utilizzo dell’extragettito Irpef e Irap per il minore fabbisogno del piano di rientro dall’anno prossimo a quest’anno, varrà a poco in quanto si creerebbe un buco di bilancio nel 2015”.
“Renzi non sia canaglia nei confronti della Sicilia – conclude Falcone –. Il presidente Crocetta prenda coscienza della gravissima situazione in cui oggi versa la nostra Isola e faccia immediatamente abrogare l’art.46 del decreto legge 66. In caso contrario sarà una tragedia per decine e decine di migliaia di famiglie siciliane”.