(ASI) << Una volta il contratto a tempo determinato era vietato, poi venne ammesso con il d.l. 368/2001, come attuazione della direttiva CE 70/1999. Nel 2007, con la Legge 247 il contratto a tempo determinato venne esteso fino ad un massimo di tre anni; la manovra Fornero, la 92/212 ha ammesso la a-casualità per 12 mesi non rinnovabile;
con il d.l. Giovannini 76/2013 si sopprime il divieto di proroga del contratto a termine a-causale fino ad oggi con l'intervento del d.l. 34/2014 Poletti-Renzi che rende il contratto a tempo determinato la regola. Un palese contrasto con la direttiva dell'Unione, che creerà sicuramente un giusto numero di ricorsi, ma il Governo va avanti lo stesso >> dichiarano i deputati umbri del Movimento 5 Stelle << Domani, verrà chiesta la "fiducia" su questo "bacio di Giuda" verso i lavoratori. In questo modo si ufficializza l'epoca degli "schiavi moderni" e, chissà se i cittadini potranno mai prendere un mutuo con in mano un contratto del genere >> continuano i deputati << Se vogliamo avere veramente un lavoro flessibile occorre un reddito di cittadinanza, che spezzerebbe le catene dal sempre più frequente ricatto occupazionale >>.
Redazione Agenzia Stampa Italia