(ASI) Roma – Accesso agli atti amministrativi del Governo da parte di deputati e senatori della Repubblica per generare trasparenza e abbattere la corruzione. È questo il cuore della proposta di legge del MoVimento 5 Stelle – prima firma Dadone – che oggi avvia il suo iter in commissione Affari costituzionali.
“La ratio è duplice”, spiegano i deputati M5S: “Da un lato c’è la trasparenza come strumento da utilizzare contro lo strapotere della burocrazia e dei cavilli amministrativi. Attualmente, infatti, la normativa prevede l’accesso agli atti ai cittadini ma condizionato dall'interesse legittimo. Accesso che, quindi, può anche essere negato. Con la Pdl del MoVimento, invece, ai parlamentari viene garantito l'accesso”.
“Dall'altra – continuano – c’è il controllo degli atti del Governo. Gli atti di sindacato ispettivo, infatti, sono ridotti a mero strumento di marketing politico. Alle domande poste dai parlamentari è ormai norma non far seguire alcuna risposta o fornirne di vaghe e non adeguate. Col risultato che i parlamentari hanno le mani legate e con essi i cittadini che rappresentano”.
“Questa Pdl invece riconsegna al Parlamento la facoltà di controllo sullo strapotere del governo e dei ministeri. Il parlamentare, infatti, potrebbe accedere a tutti gli atti di nomina, di spesa, ai documenti relativi agli appalti e tutto ciò avrebbe anche un forte effetto deterrente contro la cattiva gestione della cosa pubblica. Ora – concludono i deputati M5S – il Pd abbia il coraggio di pronunciarsi contro. Come già detto, li aspettiamo alla prova del voto”.
Redazione Agenzia Stampa Italia