(ASI) Sbarca a Milano l’Associazione Patriae, movimento politico-culturale che si configura come un vero e proprio ponte tra il mondo della destra e la Lega Nord.
A tenere al battesimo meneghino il movimento c’erano l’on. Alberto Arrighi, responsabile nazionale, Fabrizio Fratus, dell’Associazione “Il Talebano” e il consigliere di Zona 3, Rita Cosenza, insieme al capogruppo in Comune della Lega Nord, Alessandro Morelli.
“Patriae, presentata meno di un mese fa con Matteo Salvini a Roma, sta registrando un crescente numero di adesioni, provenienti per lo più dal mondo variegato e disperso in mille rivoli di quella che fu la Destra politica e culturale italiana. Oggi a Milano, l’adesione del Consigliere Rita Cosenza segna un altro importante passo di questo cammino che ci vede impegnati nella battaglia politica contro quelli che riteniamo i veri responsabili della crisi, nonché i nemici principali del nostro popolo: l’euro e gli eurocrati. Su questo e altri terreni abbiamo riscontrato totale sintonia con le battaglie della Lega Nord e abbiamo la certezza di avere molte più cose in comune oggi di quante ci possono aver visto distanti in passato.” – ha detto Alberto Arrighi.
Nel corso della Conferenza stampa Rita Cosenza ha annunciato che da subito Patriae si mette in moto per la raccolta firme dei Referendum presentati dalla Lega Nord e ha elogiato in particolare “il coraggio di chi sta combattendo per l’abolizione della Legge Mancino contro la libertà di opinione, nonché degli altri referendum scomodi ma enormemente importanti”. Fabrizio Fratus ha annunciato invece alcune delle prossime iniziative del movimento: “un convegno con il filosofo Diego Fusaro sul superamento della vecchia dicotomia destra sinistra e uno – magari a Pontida – sul tema “Patrie, Identità, Sovranità”.
Infine è stato annunciato che una delegazione del movimento parteciperà, insieme ad esponenti della Lega Nord, alla manifestazione parigina del I° maggio, organizzata dal Front National di Marine Le Pen .
Secondo Alessandro Morelli: “La squadra dei referendari si allarga con il contributo di cittadini attivi. A questo punto gli unici a rimanere colpevolmente in silenzio sono i sindacati che dopo non aver mosso un dito sulla legge Fornero hanno un’occasione di redenzione"