(ASI) Roma - “Vogliamo rassicurare tanto il sindaco Marino che lo studente romano preoccupato per i presunti 'regali' del Comune di Roma a CasaPound Italia: come già chiarito dal vicesindaco di Roma, con delega al Patrimonio, Luigi Nieri, l'edificio di via Napoleone III 8 non è nella disponibilità di Roma Capitale ma in quella del demanio”.
Lo afferma Simone D Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, a proposito delle dichiarazioni rese dal primo cittadino della capitale nel corso della visita a una scuola. “Né, del resto – continua l'esponente di CasaPound – è mai avvenuto il famoso 'regalo' dello stabile a Cpi da parte del sindaco Alemanno di cui si straparlò per mesi nell'ambito di una vicenda surreale che si concluse con l'acquisizione da parte del Comune dell'area verde del Forte Prenestino, stavolta con una sospetta mancanza di clamore. Il palazzo di CasaPound era e resta uno stabile occupato in cui trovano riparo una ventina di famiglie in stato di grave emergenza abitativa. In esse si trovano numerosi bambini e anche degli invalidi”. Di Stefano replica inoltre alle accuse di chi ha parlato di “gruppi che esaltano azioni violente”: “Marino – spiega – stia tranquillo: CasaPound è una associazione regolarmente riconosciuta, che fa solidarietà e cultura, che partecipa alle elezioni accettando quindi le regole della competizione democratica. L'esercizio della violenza non ci interessa e non la pratichiamo, se non come forma di legittima difesa quando le nostre sedi o i nostri militanti vengono attaccati dall'antifascismo militante”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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