Ma dietro a ciò si nascondono diverse beffe per i cittadini. La prima riguarda le famiglie meno abbienti che, grazie alla detrazione per la prima casa (e per eventuali figli a carico), non pagavano l'IMU e che oggi, alla luce di detrazioni ancora vaghe ed indefinite, si troveranno a far fronte ad importi non indifferenti.
La seconda beffa riguarda le risorse stesse per le detrazioni: sembrerebbe infatti che, mentre nella prima formulazione della norma gli incassi derivanti dalla maggiorazione delle aliquote Tasi avrebbero dovuto essere destinati "esclusivamente" alla istituzione di detrazioni per le famiglie, ora dovranno essere semplicemente "finalizzati" alle detrazioni.
"La Tasi quindi, come purtroppo avevamo previsto, peserà come una sorta di nuova IMU peggiorata gravante sulle tasche delle famiglie. - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. - Le sue ricadute avranno ripercussioni importanti e deleterie sull'andamento della domanda di mercato già in forte contrazione e quindi sull'intero sistema economico, aggravando un tasso di disoccupazione che ha già raggiunto la percentuale allucinante del 12,9%."
Redazione Agenzia Stampa Italia
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