Per De Mita le criticità nel programma presentato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi vanno individuate nella proposta di legge elettorale, nella riorganizzazione istituzionale con la mancata previsione del ministero per la Coesione Territoriale e, infine, nella indefinitezza delle questioni economiche.
«Il Governo di larghe intese – ha continuato De Mita - nasceva transitoriamente sulla necessità di fare le riforme. Ad un certo punto una forza politica si è sottratta per ragioni non politiche. Il Pd doveva sostenere questo percorso di evoluzione del sistema politico. Il Partito Democratico oggi, invece, si pone in una posizione molto ambiziosa ma anche molto rischiosa, quella di pretendere una centralità coatta con maggioranze variabili. Se questo disegno dovesse riuscire avremmo sì una forma di equilibrio politico, ma di sicuro molto stravagante».
«Pur con tutte le condizioni di necessità che accompagnano questo Governo – ha così concluso l’onorevole Giuseppe De Mita - noi ci siamo. Questo è un governo di coalizione per fare le riforme. Se poi questa maggioranza si amplia o si riduce, lo vedremo in Parlamento, ma diciamo no a schemi di convenienza. Il tema vero che abbiamo di fronte non è ridurre la minima forza di ricatto dei piccoli partiti, ma quello di affrontare l’indifferenza e la rabbia delle persone nei confronti della politica».
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione