(ASI) “Come per i reati non più perseguibili dopo anni, anche per Corte Costituzionale dovrebbe valere il principio che non si può giudicare la costituzionalità di una legge di conversione di un dl dopo 7 anni dalla sua approvazione contestando la violazione dell’articolo 77 sui requisiti di necessità e urgenza.
Significa usare la Costituzione per arrivare a scarcerazioni di massa, e a questo punto anche risarcimento danni per ‘ingiusta’ detenzione. Significa impedire al parlamento di legiferare e quindi di commissariare le Camere”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli.
“La sentenza della Corte- ha aggiunto- vuole scardinare lo Stato di diritto e mina sin dalle sue fondamenta il potere riconosciuto al governo di attuare il proprio programma. Un potere che, a differenza dei giudici della Corte nominati, scaturisce dal voto popolare. È di tutta evidenza oramai che poteri della Consulta confliggono con i poteri del Governo, a meno che non sia un governo di sinistra”.
“Se i giudici della corte vogliono fare politica, si accomodino pure – ha concluso - si facciano eleggere dai cittadini così avremmo davvero la possibilità di togliere al Capo dello Stato, al Parlamento (ai partiti) la nomina di questi politici togati intoccabili”.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione