(ASI)"Il presidente Grasso soffre della sindrome dell'antiberlusconismo. Nonostante il consiglio di presidenza di Palazzo Madama avesse espresso un voto contrario alla costituzione di parte civile del Senato nei confronti di Silvio Berlusconi nel procedimento sulla presunta compravendita di senatori, il presidente Grasso ha preferito infrangere le regole democratiche e dare lincarico all'Avvocatura dello Stato di rappresentare il Senato della Repubblica quale parte civile nel processo.
Nel momento in cui stiamo per scrivere le riforme grazie soprattutto allimpegno del presidente Berlusconi, la seconda carica dello Stato in maniera autonoma decide per lennesima volta di violare le regole della democrazia. Dispiace che tale decisione venga da chi quelle regole dovrebbe conoscerle bene".
BERLUSCONI: GELMINI, DA GRASSO VULNUS ISTITUZIONALE
La decisione presa dal presidente del Senato Pietro Grasso, contro il parere del Consiglio di presidenza, di costituire il Senato parte civile nel processo sulla cosiddetta compravendita dei senatori che vede il presidente Berlusconi fra gli imputati ha un forte profilo politico e deboli basi giuridiche. Essa è un precedente che deve allarmare tutti i garantisti. E' una ferita difficile da rimarginare poiché i valori costituzionali lesi, come l'esercizio della funzione parlamentare "senza vincolo di mandato, quindi con la libertà riconosciuta a ogni parlamentare di votare senza dover rispondere a nessuno se non alla propria coscienza, vengono messi in dubbio da chi dovrebbe esserne il naturale difensore. Sotto questo aspetto, la decisione del presidente Grasso è un fatto di assoluta gravità giuridica e politica.
