Per quanto riguarda la cessione del credito, invece, l’assicuratore può prevederne la non applicabilità senza il consenso della compagnia tenuta al risarcimento. Secondo Confartigianato e Cna, se il decreto legge dovesse essere approvato così com’è “sarebbe la fine di centinaia di imprese di carrozzeria con inevitabili ricadute anche in termini occupazionali, in quanto, in media, all’interno di una carrozzeria lavorano 2 o 3 dipendenti”. “Non dimentichiamoci – hanno aggiunto dalle associazioni di categoria – che questa condizione si sommerebbe alle difficoltà già causate dalla crisi strisciante che attanaglia la nostra economia e la nostra società, ormai da tanto, troppo, tempo. È in gioco anche la libertà di scelta del consumatore che, in cambio di uno sconto esiguo per la riparazione della sua auto, si vedrebbe nei fatti obbligato ad accettare esclusivamente le carrozzerie convenzionate con le assicurazioni”.
È anche per questi motivi che Confartigianato e Cna sperano in un pieno accoglimento degli emendamenti presentati. In questo quadro la Commissione Giustizia della Camera ha già approvato un parere che, anche se non vincolante, va nella direzione auspicata dalle associazioni. La mobilitazione continua e a tale scopo tutti i parlamentari eletti in Umbria sono stati informati e sensibilizzati sulle richieste di modifica al decreto legge 145/13 in discussione in Parlamento.