×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
"Andare oltre alla demagogia sulle province: il risparmio, quello vero, sta lì
(ASI) Lettere in Redazione. Tre giorni prima di Natale il Governo Letta ci ha fatto un "regalo": ha approvato alla Camera il ddl Delrio che prevede una riforma dell'assetto delle Province. Si, immagino i commenti: uno stuolo di "Ah finalmente!" / "Ce l'hanno fatta!" / "Evviva!" / "Era l'ora"... Eppure mi duole comunicare agli spiriti più entusiasti che si tratta di un regalo tra virgolette visto che non consisterà nè in una soppressione nè in un riordino dell'attuale assetto delle Province, con ingenti dubbi anche sul capitolo "costi risparmiati". Ecco qualora il ddl Delrio dovesse passare anche in Senato, dopo l'approvazione alla Camera, metterebbe capo semplicemente ad uno "svuotamento" di competenze (non a quella tanto chiacchierata "eliminazione" alla quale gli italiani si sono affascinati) visto che per l'eventuale soppressione sarebbe necessaria una modifica della Costituzione che solo a pensarci tremano partiti&palazzi

In 10 casi alle attuali Province subentreranno città metropolitane ipertrofiche che ne acquisiranno le funzioni, negli altri casi la suddivisione di funzioni verrà affidata ad un accordo Stato-Regioni che, per la lentezza con cui si dipanano le matasse politiche, porta su di sè già alla nascita una data di scadenza a lungo termine. Ciò che cambierà però sono:

la leadership, perchè il sindaco della città metropolitana finirà per coincidere con il presidente della Provincia con conseguente soppressione di sovranità popolare e di rappresentatività dell'ente che in non pochi casi verrebbe "ribaltato" nella sua composizione politica;

i costi, perché ciò che verrà abolito sarà il consiglio, non lo stuolo di dipendenti e funzionari in servizio presso la provincia (o il capitolo "consulenze" piuttosto che quello dei "costi di funzionamento della macchina burocratica"), ovvero - agli atti - il capitolo più consistente di spesa.

Desolante vedere le tante promesse infarcite di demagogia, vanificate da una riforma che da un lato non assolve agli intenti di riduzione dei costi e dall'altro si limita ad espropriare sovranità popolare in nome di uno "svuotamento" farlocco. Roba da rivolta insomma, che rischia di aumentare la vischiosità della ripartizione di funzioni tra enti. Una roba da rivolta che si accenderà tra qualche anno, qualora la riforma dovesse passare in Senato e qualora qualche attento osservatore del meccanismo politico se ne dovesse accorgere e dovesse, tra un po', metterla in discussione. Si, perché in Italia lo si sa: siamo un popolo "a scoppio ritardato".

Certo magari il desiderio di dare credibilità ad un governo che vegeta sotto ricatto ha indotto la "corsa alla sburocratizzazione" ma quella che emerge ad una attenta lettura sembra sempre di più prendere le sembianze di una riforma caotica e inutile, che può dar vita ad altre sovrastrutture senza assolvere i desiderata soggiacenti alla sua messa in opera. Le funzioni fondamentali tutt'ora spettanti alle Province (viabilità, ambiente, scuola, edilizia) resteranno alle Province, le altre (dette "non fondamentali") dovranno essere di nuovo assegnate ai Comuni oppure ad enti terzi appositamente creati. Con una tale prospettiva capirete che è ragionevole pensare a nuovi "parcheggi" per politici trombati e/o agli onnipresenti "amici-di-tizio&caio" e non è dato sapere in cosa consiste nei fatti il rispetto del criterio di "semplificazione" o - se preferite - di "sburocratizzazione" che dir si voglia. Il Ministro Delrio parla di "160 milioni" di risparmio, la Corte dei Conti di "35 milioni" che sono i costi dei consigli quantificati in base agli stipendi della giunta, unico organo che verrebbe meno.

Chi ha ragione tra i due? Anche questo non è dato sapere ed agli atti rimarrà una riforma senza testa, "ammezzata" come si dice dalle mie parti. Urge dunque una riflessione: non vi siete chiesti come mai si parli sempre di abolire o accorpare quei livelli "deboli" che poco incidono sul bilancio del Paese come i Comuni o le Province? Non vi sembra strano che seppur tutte le forze politiche - salvo rare eccezioni condividano la necessità di una riduzione dei costi dell'apparato politico e mettano in campo ricette che però non vadano mai a colpire al cuore i centri nevralgici dello spreco? Eppure è chiaro a tutti che se si volessero veramente ridurre i costi della Politica bisognerebbe andare a Roma o nelle Regioni; queste ultime vere e proprie miniere di spreco, monumenti alla corruttela ed al clientelismo poiché dotati di potere legislativo e dunque abilitati a "far con una legge, centro promesse".

E se invece procedessimo nel senso di una vera semplificazione e dell'unica reale riduzione di costi possibile? Aboliamo le Regioni e se non possiamo abolirle trasformiamole in organi investiti della sola funzione di coordinamento e raccordo delle politiche locali; riordiniamo le Province accorpando ove ci sono le premesse ambientali per farlo e portiamo la politica al livello locale, laddove i cittadini ne sentono il bisogno con una attribuzione di funzioni che non sia pari ad un aumento di stipendi anzi tagliando drasticamente i costi. Immaginate il risparmio del levar dal mezzo le cifre a 4 zeri dei vari consiglieri/assessori regionali o la marea di assistenti e portaborse che ne costituiscono di diritto il seguito? Io scommetto che trovereste a stendo un partito d'accordo, chissà come mai... C.A.B.B.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

INCONTRI (IV puntata): Torna lo spettro della guerra globale. Rosario Lavorgna incontra il Generale B. in congedo Giuseppe Esposito

INCONTRI (IV puntata): Torna lo spettro della guerra globale. Rosario Lavorgna incontra il Generale B. in congedo Giuseppe Esposito

“L’Iran dei Mullah”, il libro di Souad Sbai

(ASI) La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024 e’ stata un'importante piattaforma per il dibattito e la riflessione su temi fondamentali della contemporaneità.

Premio Giotto: un palcoscenico prestigioso per gli artisti

(ASI) Il Premio Giotto è un invito a celebrare l’arte in ogni sua forma, valorizzando il talento, la dedizione e l’impegno di chi sceglie di dedicare la propria vita ...

Stanasel: "Elezioni Presidenziali: rivoluzione politica grazie ai romeni all'estero che portano la Romania a Destra". 

(ASI) Prato (Italia) - Claudiu Stanasel, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Prato e punto di riferimento a livello nazionale per la comunità romena in Italia, commenta ...

Trieste e Pola unite nel “Giorno del Ricordo”

(ASI) La tragedia delle Foibe è stata per anni ignorata dalla gran parte degli italiani, per troppo tempo gli unici ad averne un ricordo sono stati gli esuli istriani, dalmati e ...

Convegno a Roma sul conflitto in Ucraina, “No all’escalation del conflitto in Ucraina. I popoli europei vogliono la pace”

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo . Il CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo e SpecialEurasia hanno organizzato per il 6 dicembre 2024 dalle ore 15 a Roma presso il Centro Congressi Cavour il convegno “No all’...

Nasce la Rete Sicilia Pulita: la Sicilia grida No agli inceneritori

(ASI) In risposta all'annuncio del presidio contro gli inceneritori, che si terrà mercoledì 27 novembre alle ore 10,00 a Palermo, la Regione Siciliana ha risposto giovedì 21 novembre con l'approvazione del Piano di ...

Sanità, l'Ospedale Villa Malta di Sarno e la R.S.A del Gruppo Vecchia Filanda S. Rita rappresentano due eccellenze del Sud

(ASI) Oggi  voglio parlare di due eccellenze campane: una è il Dipartimento di Cardiologia dell'Ospedale Villa Malta di Sarno, coordinato dal professore primario Gerardo Riccio che vanta un equipe di ...

54° Anniversario morte Yukio Mishima, in ricordo dell'eroe giapponese

(ASI) 27/11/1970 - 25/11/2024 - Petrarca affermava che “Un bel morir, tutta la vita onora”. Infatti l'uomo che sa morire non è mai schiavo. Questa sottile massima assume un immenso valore quando la ...

Solidarietà: Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113