(ASI)«Giù le mani dalla banca degli italiani!»: è il testo dello striscione esposto da Fratelli d’Italia in piazza Montecitorio per il flash mob organizzato contro la privatizzazione di Bankitalia.
Nel corso della manifestazione militanti e simpatizzanti di FdI hanno distribuito un volantino raffigurante Enrico Letta, Angelino Alfano e Fabrizio Saccomanni in versione 'Banda Bassotti' nel quale c'era scritto: «Questa è una rapina! Con un decreto legge rubano la Banca d’Italia per regalarla alla grande finanza internazionale impedendo al popolo italiano di conquistare la sovranità monetaria».
All’iniziativa, che si è svolta contestualmente alla dichiarazione di voto dei gruppi alla Camera sulla fiducia posta sul decreto dal governo Letta, hanno partecipato i fondatori di FdI, Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa i deputati di Fratelli d’Italia, l’europarlamentare di FdI Marco Scurria e, tra gli altri, anche Gianni Alemanno e Antonio Guidi.
«Questa è una rapina, della quale neanche si può discutere perché alla Camera il governo ha pensato bene di mettere la fiducia sul provvedimento per non dover rispondere degli oltre 700 emendamenti che Fratelli d’Italia aveva presentato e che anche altri partiti di opposizione avevano presentato. È una rapina senza neanche la possibilità di difendersi», ha detto il presidente dei deputati di FdI, Giorgia Meloni, a margine della mobilitazione.BANKITALIA, RAMPELLI (FDI ): FIRME PER REFERENDUM ABROGATIVO
“Quella di oggi è una data storica, come quelle che hanno segnato la vita della Repubblica. C’è un prima e dopo l’assassinio di Aldo Moro, c’è un prima e dopo tangentopoli. Da oggi ci sarà un prima e un dopo la privatizzazione della Banca d’Italia”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli a commento della fiducia votata oggi in aula Montecitorio sul dl Bankitalia.
“Ci chiediamo – ha aggiunto- perché il governo non abbia deciso di fare una consultazione pubblica su questo provvedimento. Hanno speso centinaia di migliaia di euro per spot –progresso di dubbia utilità, e niente è stato fatto per promuovere la partecipazione non solo del parlamento ma di tutti gli italiani su un bene di loro proprietà”.
“Con quale diritto il governo – domanda Rampelli- si arroga la pretesa di cedere Bankitalia ai privati, quali garanzie abbiamo che le banche quotiste non introitino proventi anche dalle riserve auree? Quali guadagni intascheranno le banche quando venderanno le quote e dove andranno a finire? Quello votato oggi è un decreto legge suicida”.
“Chiederemo a tutte le forze politiche di opposizione– ha concluso Rampelli- di formare un fronte comune per un referendum abrogativo”.
BANKITALIA, CORSARO (FDI): QUESTO E' UN DECRETO PORCATA, IL SIG. RENZI SI DISSOCI
"Avete utilizzato il 'treno' di questo dl - ha aggiunto Corsaro- per inserire qualcosa che con l'Imu non c'entra niente, un argomento delicato che il Parlamento avrebbe dovuto ampiamente discutere, come la governance della Banca d'Italia. Mettete la fiducia per non dare la possibilità agli italiani di discernere",
"Con l'aumento di 46 volte del capitale, si passa da 156mila euro a 7,5 miliardi di euro, - ha puntualizzato il deputato di Fdi- le banche dovranno pagare una tantum soltanto il 12 per cento di tasse, 800 milioni di euro, a fronte di dividendi che arriveranno al 6%. Avete introdotto banche private, assicurazioni, fondi pensione private a capitale straniero. Ci state consegnando alla finanza internazionale che ha già dimostrato di non avere a cuore l'economia dell'Italia. Avete permesso che una banca possa vendersi le proprie quote di partecipazione, un fatto inedito in tutto il panorama internazionale".
"Questo è un decreto porcata- ha concluso Corsaro- sul quale grava l'assordante silenzio del Capo dello Stato. Ci auguriamo che il signor Renzi voglia dissociarsi da questo governo dell'intrallazzo che scende a patti con le lobby del gioco d'azzardo,del tabacco e della grande finanza".