(ASI)Ieri l'on. Antimo Cesaro ha depositato una proposta di legge di modifica all'articolo 28 della legge 4 maggio 1983, n.184, in materia di accesso del figlio adottato alle informazioni sulle proprie origini.
"Dopo diversi incontri sul territorio con i membri del Comitato Nazionale per il diritto alle origini biologiche, ho ritenuto opportuno presentare una proposta di legge per poter consentire ad ogni persona adottata il diritto di conoscere le proprie origini biologiche senza inutili e complesse procedure burocratiche", dichiara l'on. Antimo Cesaro, vicecapogruppo vicario alla Camera dei Deputati del gruppo parlamentare di Scelta Civica e membro dell'ufficio di presidenza della commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza.
"La mia proposta, sostenuta dai colleghi di Scelta Civica e firmata anche da molti deputati di altri schieramenti politici, propone, fermo restando il diritto della madre di non essere nominata all'atto di nascita, il diritto della persona adottata - divenuta adulta - di conoscere le proprie origini. In pratica pur mantenendo l'anonimato della madre, il figlio potrà ricostruire la propria storia personale (anche a fini medici e diagnostici) interpellando, attraverso il Tribunale per i Minorenni, la madre naturale al compimento del venticinquesimo anno di età (con una sostanziale 'liberalizzazione' dell'accesso alle informazioni al compimento dei 40 anni di età dell'adottato o nel caso in cui i genitori naturali risultino deceduti o irreperibili", continua l'on. Cesaro.
"Ritengo questa proposta di grande valore etico. Essa allinea sostanzialmente la nostra normativa a quella europea e prevede un equo contemperamento di tutti gli interessi in gioco: il diritto di una donna al parto anonimo e al mantenimento - per un congruo numero di anni - del diritto alla riservatezza, così come il diritto dell'adottato di conoscere le proprie origini in età adulta", conclude l'on. Antimo Cesaro.
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