(ASI) Puglia -Lettera inoltrata dai parlamentari pugliesi del MoVimento 5 Stelle al governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. Si chiede a Vendola di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale per promuovere la questione di legittimità costituzionale del progetto TAP “Trans-Adriatic Pipeline”.
Presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola
Ai Consiglieri regionali
Oggetto: Accordo sul progetto “Trans-Adriatic Pipeline” – TAP. Caro Presidente, Signori Consiglieri,
lo scorso 5 dicembre la Camera dei deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge relativo all'Accordo tra la Repubblica di Albania, la Repubblica greca e la Repubblica italiana sul progetto «Trans Adriatic Pipeline» (Tap).
Come è noto, nel testo in oggetto non risultano adeguatamente affrontati i problemi relativi all'impatto ambientale conseguenti alla realizzazione del progetto. Si prevedono, anzi, all’articolo 6 dell'Accordo, che l'Italia, quale Stato contraente, sia tenuta ad adottare ogni provvedimento volto a facilitare la sua realizzazione nel proprio territorio, compresa la concessione di tutte le autorizzazioni necessarie, e all’articolo 7 che gli Stati contraenti sono obbligati a rimuovere, una volta completata l'opera, tutti gli ostacoli al flusso di gas attraverso il gasdotto, scelta che impegnerebbe l'Italia per molti anni a venire, mentre la strategia energetica nazionale prevede il ricorso al gas quale mera soluzione transitoria, circostanza che, quindi, non si concilia con i lunghi tempi di realizzazione della TAP.
Il MoVimento 5 stelle si è fortemente opposto alla ratifica di tale Accordo opponendo motivazioni di carattere costituzionale, ambientale e economico. Sia al Senato che alla Camera sono state, infatti, presentate pregiudiziali di costituzionalità che ben evidenziavano come tale progetto appaia suscettibile, per come delineato, di incidere significativamente sul bene ambientale, senza il necessario apparato di cautele legislative, tecniche e amministrative, ispirate al principio comunitario di precauzione e richieste dalla normativa europea sulla Valutazione di Impatto Ambientale e sulla Valutazione Ambientale Strategica riguardanti l'attenta e approfondita valutazione degli effetti di determinate opere, piani e programmi sull'ambiente naturale.
Inoltre, è stato sottolineato nella pregiudiziale, il ruolo costituzionalmente riconosciuto al sistema delle Autonomie territoriali e alle Regioni in particolare, quando questo riguardi gli atti di pianificazione e indirizzo che guidano la trasformazione del territorio. A tale proposito, il Comitato per la Valutazione di impatto ambientale della Regione da Lei presieduta, interessata dalla localizzazione dell'opera, risulta abbia già valutato negativamente il progetto TAP.
Con riferimento al progetto TAP, infine, a fronte di oneri prevedibili a seguito dell'impatto ambientale dell'opera, appaiono del tutto aleatorie - nel confuso quadro programmatorio e autorizzatorio in atto - le eventuali maggiori entrate per l'Erario, sia in considerazione della destinazione finale ad altri Paesi dell'idrocarburo, sia tenuto conto delle attuali previsioni di ribasso dei prezzi del gas, nonché delle forti criticità dovute a una non meditata valutazione del delicato contesto geopolitico in cui l'opera viene a inserirsi.