(ASI) La vicenda Fiat e i suoi importanti risvolti sociali è centrale nelle agende politiche dei partiti. Segnaliamo un'interessante richiesta fatta dall’on. Lulli, del PD, avanzata alla Commissione attività produttive della Camera, di avere in audizione l’AD Fiat Sergio Marchionne .
Considerata la latitanza irresponsabile del governo italiano nella vicenda Fiat , è più che mai opportuno il coinvolgimento del Parlamento, al quale spetta il compito di prendere gli impegni necessari verso l’impresa, i lavoratori e l’indotto. E’ fondamentale avere nel tessuto produttivo italiano un’industria automobilistica e un’impresa di qualità e innovativa, in grado di produrre auto ad alta qualità ecologica, per competere sul mercato europeo e globale. Il piano industriale, quindi, è essenziale per procedere in questa direzione e per tale motivo non può essere un fatto privato da far conoscere o meno in base alla discrezionalità dell’AD della Fiat. È indispensabile, quindi, che Marchionne vada ad esporre “anche” in Parlamento cosa vuole fare, ed è altrettanto indispensabile che la politica e il Parlamento sappiano indicare cosa l’Italia è in grado di offrire e cosa è disposta a dare in termini di incentivi alla ricerca, di infrastrutture, in cambio del rilancio qualitativo e duraturo dell’industria, del lavoro e della ricerca. Una simile questione non si decide, e non si chiude, con un referendum, ma solo con il rispetto dei diritti del lavoro e delle rappresentanze sindacali, anche quando non sottoscrivono un accordo”.
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