(ASI) Sono circa 165.000 le confezioni di sgombro in scatola distribuite in tutta Italia e quasi certamente già vendute per le quali in queste ore è scattato l’allarme contaminazione. Le indagini condotte dai Nas hanno rilevato la presenza di parassiti, con ogni probabilità anisakis, nello stock di cui questi stessi vasetti facevano parte e ieri hanno portato al sequestro di 32 tonnellate di prodotto. Siamo a dir poco allarmati a fronte dell’ennesima allerta sulla sicurezza alimentare e quanto accaduto ci spinge ancora una volta a richiamare il Ministero della Salute su quello che dovrebbe essere uno dei suoi compiti principali: offrire ai cittadini notizie certe e precise su situazioni potenzialmente a rischio, in particolare sui cibi. Al momento il Ministero non ha ancora fornito indicazioni sulle ditte produttrici interessate dal sequestro né sulle zone in cui i vasetti sono stati distribuiti, quindi i consumatori non hanno modo di sapere se hanno acquistato delle confezioni a rischio.
Ribadiamo che un’informazione completa ed esaustiva è necessaria perché i cittadini possano essere certi di acquistare i prodotti in totale sicurezza. Episodi come questo implicano gravi pericoli per la salute, quindi è necessario migliorare il sistema di comunicazione dei rischi, trovando i mezzi e le modalità per diffondere capillarmente e con la massima rapidità informazioni e raccomandazioni ai cittadini.
Una volta verificate le responsabilità, inoltre, è fondamentale disporre pene e sanzioni severe per chi mette a rischio la salute dei cittadini, oltre al ritiro delle autorizzazioni per le ditte coinvolte.