Nella Catania degli anni ‘Venti, dove il colera causato dalla prima guerra mondiale stava mietendo numerose vittime tra la popolazione, secondo un’antica credenza esisteva un antidoto in grado di combattere e vincere questa epidemia. È proprio tale credenza popolare a dividere i catanesi in "baddisti" e "colunnisti": i primi convinti che a diffondere il colera siano gli untori (da "badda" cioè polpetta avvelenata); i secondi invece certi che unico responsabile sia il vento (da "culonna d'aria", ovvero corrente atmosferica). Protagonista della commedia, Don Procopio Ballacchieri, ignorante tra gli ignoranti, interpretato da un esilarante Tuccio Musumeci che, si crede e fa credere di essere un intellettuale, ostentando intelligenza tra le donne della Civita grazie all'uso di un linguaggio falsamente erudito. Un turbinio di situazioni comiche che rappresentano uno spaccato di antropologia popolare.
Insieme a Tuccio Musumeci, maschera indiscussa del nostro teatro, sul palco un cast d'eccellenza : Miko Magistro, Guia Jelo , Olivia Spigarelli, Evelyn Famà, Loredana Marino, Riccardo Maria Tarci, Valentina Ferrante, Elisabetta Alma, Angelo D'Agosta. Regia Turi Giordano, musiche originali Matteo Musumeci , scene Riccardo Perricone e costumi Sorelle Rinaldi.
Dopo “ Il contravveleno”, in scena fino a domenica 10 novembre, la stagione teatrale propone altri sei spettacoli in abbonamento, con protagonisti alcuni tra i più importanti nomi d’eccellenza del teatro italiano, come Romano Bernardi, Guia Jelo, Massimo Venturiello, Tony Cucchiara, Gianni Clementi.
Giuliana Sotera - Agenzia Stampa Italia