Addirittura i giapponesi,e questo suona incredibile,hanno chiesto quasi scusa per le violenze subite dalle migliaia di schiave del sesso cinesi e coreane durante la seconda guerra mondiale. Oltre,naturalmente,per le radiazioni di Fukushima.
Insomma,negli ultimi decenni si è scatenata la corsa alle scuse ed alle richieste di perdono. La Germania,sempre previdente,iniziò già nel 1946.
La lista è praticamente infinita e si aggiorna secondo le convenienze del "politicamente corretto".
Avevamo mai sentito affermare ad un Papa di non essere "di destra" e che "le radici del popolo ebraico sono divine" ?
Vuol dire che Dio,creatore del cielo e della terra,ha scelto un popolo "differente" dagli altri su questo pianeta ? Varrà pure per l'universo ? Si rende conto Francesco che neppure Himmler,via Hitler, si era spinto a tanto riguardo alla "supremazia della razza" ? Forse per questo il Vicario di Dio in terra,scartando la destra,si sarà collocato a sinistra od al centro ? O sarà divenuto (dimenticando Videla e generali argentini) grillino ?
Letta chiede scusa,anche a nome dell'Europa,ai naufraghi di Lampedusa. Vivi e morti. Tra le proteste vibranti dei lampedusani e quelle dei sopravvissuti al mare ma non ai "centri di accoglienza". Tutti abbandonati a se stessi in acqua ed in terraferma.
Grasso ha la bella idea di porre alle vittime del Vajont le scuse del governo italiano. Con 50 anni di ritardi ed omissioni. Specie dei suoi adorati colleghi magistrati che prima non raccolsero le denunzie di chi avvertiva sulla pericolosità dell'opera e poi,in pratica,assolsero tutti gli imputati. Restando,assieme ai governanti del tempo,assolutamente impuniti.
E Napolitano ? Scusa ed indignazione per le condizioni di vita nelle carceri. Oltre la proposta di amnistia che a tanti appare sospetta. Ma il presidente ha 70 anni di vita politica alle spalle,anche ai vertici delle istituzioni. Cosa ha fatto ? E,per inciso,non poteva pure chiedere scusa anche a tutte le vittime di reati impuniti e vilipesi da norme e sentenze ballerine ?
Scrivendo mi rendo conto che,prendendola larga,non finirei piú di elencare pentimenti nazionali ed esteri. Con relative obiezioni e controindignazioni. Per ogni singolo caso occorrerebbero pagine e pagine sempre di chiacchere. Inutili,in fin dei conti.
Le parole restano tali,chiunque le pronunci o scriva. Non costano nulla e lasciano il tempo che trovano.
I fatti sono un'altra cosa. Se ci sono stati sono riscontrabili e non possono essere cambiati. Nel passato e nel presente.
Futuro è un'altra cosa.
Vincenzo Mannello