Infatti l’impatto di tale misura sarà, in ogni caso, catastrofico, sia per quanto riguarda i consumi che l’intera economia.
L’aumento delle accise toccherebbe, infatti:
- in termini diretti, i costi dei carburanti (già ben al di sopra della soglia accettabile), con ricadute su base annua di circa +34 Euro a famiglia;
- in termini indiretti, i prezzi di tutti i beni (trasportati per oltre l’86% su gomma), con un aggravio di +27 Euro a famiglia su base annua (pari a un aumento di circa +0,1% sul tasso di inflazione).
A pagare sono sempre e comunque i cittadini.
Per questo ribadiamo che bisogna, sì, eliminare l’incremento IVA, ma agendo in altre direzioni:
- avviando una seria e concreta azione di contrasto all’evasione fiscale;
- attuando un deciso taglio a sprechi, abusi e privilegi (a partire ad esempio da una riduzione drastica di auto blu, consulenze esterne alla pubblica amministrazione, realizzazione del piano per l’accorpamento delle Province);
- se necessario, ricorrendo ad una vendita di parte delle riserve auree (10-15%).