Ebbene, se Asor Rosa consente, per me esiste anche "il nono pilastro della saggezza". Ossia le fasi che han portato alla formazione del Governo medesimo. E mi soffermerei su un dettaglio molto poco analizzato sia dai politologi sia dai giornalisti: l'incontro tra l'ambasciatore americano David Thorne e Giuseppe Piero Grillo. Avvenuto a porte chiuse, non se ne conoscono i contenuti. Sappiamo che è stato il 13 marzo, quindi poco dopo le elezioni. Abbiamo sentito un endorsment dell'ambasciatore a favore dei grillini, rivolto ai giovani. Tuttavia, che cosa si siano detti, e quali promesse si siano scambiati, nessuno lo sa, né tantomeno potrà saperlo.
Come ha fatto Asor Rosa, posso ipotizzare un piano. A due facce: o tu, rappresentate del Movimento 5 Stelle stai fuori dal governo con le buone, o lo stai, con le cattive. E si sa, gli americani, in fatto di ingerenza e di intervento in campo estero, sono padroni. Difatti, se riflettiamo bene, Grillo, con la maggioranza strepitosa ottenuta (per caso?) dopo le elezioni, avrebbe rappresentato una forza governativa a tutti gli effetti. Avrebbe probabilmente incoraggiato il cambiamento, portato un vento di aria pulita. Invece, il nulla. Anzi, secondo la versione di Grillo, "se Pd e Pdl si ammazzano tra di loro, il M5S ne godrà talmente tanto che porterà ad un successo totale alla prossima tornata". Per il momento, non è stato così, vista la mazzata delle amministrative, dove, i cittadini si sono dirottati nuovamente verso i partiti tradizionali, preferendo, questa volta, il Pd.
Ecco un altro tassello da aggiungere alle "larghe intese", citate da Asor Rosa. I punti oscuri sono molti, e la democrazia, è sospesa dal momento che Monti è salito in cattedra. Il carosello dei vari Rodotà, Marini, Berlusconi e molti altri è solo la logica conseguenza.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
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