(ASI) Su proposta del presidente Carlo Costalli, oggi il Consiglio Generale del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) ha approvato un ordine del giorno in cui si “sottolinea l’inopportunità che il Presidente della Camera e un Ministro della Repubblica partecipino, nella loro veste istituzionale, al Gay Pride di Palermo, soprattutto perché tale manifestazione intende fare pressione perché il Parlamento si allinei alla legislazione di alcuni Paesi Europei che hanno istituito le nozze e le adozioni per persone dello stesso sesso”.
Il Mcl - che ricorda l'Art. 29 della Costituzione, il quale riconosce il matrimonio tra uomo e donna - si legge nel documento, “fa sue le parole del Cardinal Bagnasco nella prolusione alla Conferenza Episcopale Italiana: ‘La famiglia non può essere umiliata ed indebolita da rappresentazioni similari che in modo felpato costituiscono un vulnus progressivo alla sua specifica identità, e che non sono necessarie per tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti dall’ordinamento’”
- sottolineando che – “le famiglie, soprattutto quelle giovani, sono il segno più concreto e forte di apertura al futuro e di progettualità
solidale. Solo da loro, nel lungo periodo, può ripartire l’Italia e l’Europa”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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