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(ASI) "Nel nostro paese esiste a sinistra, un’area formata da alcuni cosiddetti centri sociali che promuovono e attuano iniziative violente. Devono rimanere impuniti a vita? Chi ha messo Roma a ferro e fuoco può pensare di tornare a farlo indisturbato?
Chi programma violenze, chi ha distrutto beni pubblici e privati, chi ha incendiato piazze, chi ha aggredito poliziotti, carabinieri e finanzieri, chi, manifestante, ha quasi ucciso a colpi di casco un altro manifestante, deve essere arrestato o lodato? Si risponda a questi quesiti, che prevedono la responsabilità individuale per fatti di rilevanza penale. Basta con la lotta ai violenti fatta solo di parole. Serve anche l’applicazione della legge."
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, precisando di non proporre "niente contro i principi del diritto" ma di pretendere da parte dello Stato che non vi sia "nessuna resa a chi vuole praticare violenza e rimanere libero per devastare ancora.
E bisogna agire prima di altri gravi disastri. Per evitare violenze e tragedie. Si tollera troppo, di tutto, da sempre. E i pochi fermi con immediate scarcerazioni decise dalla magistratura hanno esaltato i violenti e umiliato gli onesti e soprattutto le forze dell’ordine.Non serve nessuna nuova legge. Basta applicare quella che c’è. Chi pensa il contrario sbaglia. E incoraggia chi usa la forza. Chi vuole protestare lo faccia senza caschi, incendi, bastoni. Pacificamente e senza cedimenti a chi sparge terrore. Si può protestare senza violenza, senza bombe carta e incendi".
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