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Immigrazione, Lega Nord: Riprendere politiche Maroni e Alfano riferisca in Aula

(ASI) Si scatenano le polemiche intorno al grave episodio di violenza di Milano dove un giovane immigrato ghanese ha ucciso un passante a colpi di piccone, ferendone altri quattro prima di essere fermato dai carabinieri.

Al centro delle contestazioni torna il tema dell'immigrazione clandestina: non sembrano infatti convincere le proposte del neo ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge, circa l'abrogazione del reato di clandestinità e l'introduzione dello ius soli, ovvero il riconoscimento della cittadinanza in base alla nascita.

Secondo l'ex ministro degli Interni, Roberto Maroni, intervistato a 'La telefonata', "le proposte del ministro Kyenge avrebbero una influenza negativa sui fenomeni di immigrazione".

"Pur essendo chiaro che non sono l'iniziative del ministro dell'Integrazione a favorire questi atti di follia omicida- ha aggiunto Maroni- il rischio che le grandi organizzazioni criminali potrebbero recepire a loro vantaggio l'introduzione dello ius soli e cancellazione del reato di clandestinità. Lo si vede da come è ripartita l’immigrazione selvaggia a Lampedusa".

Come auspicato dallo stesso Maroni, l'intera Lega Nord prende posizione a riguardo e, dopo i recenti sbarchi di clandestini sulle coste di Lampedusa, lo schieramento politico chiede a gran voce il ritorno in vigore delle politiche messe in campo da Maroni quand'era ministro degli Interni.

"Riteniamo urgente e necessario che il premier insieme con il ministro Alfano riprendano a più presto il lavoro fatto da Maroni quando era ministro degli interni - dice Massimo Bitonci - per bloccare gli sbarchi attraverso un'azione preventiva, ovvero con gli accordi con i Paesi d'origine che non devono far partire i barconi carichi di clandestini diretti verso il nostro Paese". "Ricordiamo bene che grazie agli accordi stretti da Maroni con la Libia - prosegue Bitonci - gli sbarchi si erano fermati. I noti fatti libici e poi la bocciatura dei respingimenti attuata con una sentenza emessa a febbraio del 2012 da una politicizzata Corte europea ispirata a un buonismo peloso e falso hanno fatto riprendere gli sbarchi dei clandestini. Riteniamo necessario - conclude il capogruppo leghista a Palazzo Madama - che questo Governo riattualizzi la politica voluta dalla Lega Nord invece che seguire pericolose derive come la modifica della legge sulla cittadinanza con lo ius soli come vorrebbe la ministra per l'integrazione e certa politica di sinistra".

"Dopo gli ennesimi sbarchi di questa mattina la Lega Nord chiede con ancora più urgenza che il ministro Angelino Alfano venga subito a riferire in Aula e spieghi - dice Gianluca Pini - quali politiche intenda attuare per bloccare il continuo arrivo dei clandestini sulle nostre coste. E' chiaro che non ci troviamo di fronte a profughi ma a immigrati irregolari che tornano alla carica evidentemente incentivati dalle politiche annunciate dal ministro Kyenge che ha dichiarato di volere una nuova legge sulla cittadinanza e l'istituzione dello ius soli. E' evidente - prosegue Pini - che una simile strada può provocare una vera invasione di clandestini che dobbiamo assolutamente bloccare ritornando alle politiche attuate da Maroni quand'era ministro degli interni. Una nuova ondata di irregolari sarebbe insopportabile per il Paese anche alla luce della crisi economica che stiamo attraversando. E' da irresponsabili non fare nulla per bloccare nuovi sbarchi: per prima cosa dunque Alfano venga in Aula e prenda le distanze dalla politica sul tema annunciata dalla ministra per la (dis)integrazione sociale".

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