(ASI) Bologna. Lettere in Redazione - La ministro per le Pari Opportunità ha fatto bene a richiamare l'attenzione sui diritti delle coppie omosessuali e sulla necessità di superare la disparità con le coppie eterosessuali attraverso una legge che garantisca "parità dei diritti" ed evitare di creare cittadini di serie B. In America e in Europa hanno approvato, o sono in corso di approvazione, leggi che estendono anche alle coppie omosessuali il matrimonio civile e credo che anche l'Italia sia ormai matura per una proposta di questo tipo.
La norma sarebbe di grande semplicità perché basterebbe sostituire nel codice civile le parole "uomo-donna" con la parola "coniugi" mentre non c'è affatto bisogno di una revisione costituzionale come ha chiarito la stessa Corte con la sentenza 138 e anche la Corte di Cassazione che in un suo pronunciamento ha affermato che è "radicalmente superata l'idea che per contrarre matrimonio sia necessaria la diversità di sesso".
Per il dibattito parlamentare occorre far tesoro della disastrosa esperienza dei DICO proposti dal governo e lasciati morire nei meandri parlamentari. Forse il compito del governo in questo caso è quello di accompagnare il lavoro parlamentare per favorire una maggioranza trasversale capace di approvare un testo condiviso al di là di maggioranza e opposizione. Perché a questo Paese, a discapito di ciò che pensa la Rocccella, serve avere il matrimonio per le persone dello stesso sesso per agganciare la ripresa che non è solo quella economica ma anche quella dei diritti legando così stabilmente l'Italia a doppio filo con l'Europa.
Franco Grillini
Presidente Gaynet Italia