(ASI) Dopo il sì della Camera, la fiducia al governo Letta viene accordata anche in Senato. Con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astensioni, il governo a larghe intese diventa così ufficiale. Nonostante la solida maggioranza ottenuta in Parlamento, pare che i primi disappunti siano già in procinto di nascere all'interno della nuova coalizione.
Al centro delle questioni, il pagamento di giugno dell'Imu. Le prime diatribe si aprono sulle parole del neo premier Letta circa la posticipazione della rata di giugno. La tenuta del nuovo esecutivo sembra così scricchiolare già al momento della sua nascita.
Berlusconi (Pdl): No futura fiducia al governo senza abrogazione Imu 2012"Certo che sono fiducioso sia sull’abrogazione dell’Imu per il 2013, sia per la restituzione di quella del 2012". Sono le parole del presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, in arrivo al Senato. "Abbiamo preso un impegno con i nostri elettori su questo e intendiamo rispettarlo- continua il Cavaliere- Non potremmo essere parte di un governo che non attuasse queste misure, né lo sosterremmo dall’esterno”.
Franceschini (Pd): L'Imu non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugnoDiversa la posizione dei componenti del Pd secondo cui il pagamento di giugno dell'Imu sarà solamente posticipato.
A ribadirlo sono le parole di questa mattina del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. "L'Imu non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugno- dichiara il neo eletto ministro- Avremo quindi un problema di cassa per i comuni e ci sarà anche la questione di evitare l'aumento dell'Iva nell'estate 2013. Ci siamo appena insediati, ma la prossima settimana vareremo un provvedimento apposito. E' comunque nostra intenzione evitare decreti legge omnibus".
Redazione Agenzia Stampa Italia
*Si ringrazia Teleagenzia1 per il video in Redazione