Il loro lavoro, hanno sottolineato gli autori, “non ha la presunzione di fungere da giudice e dichiarare l’innocenza a spada tratta degli italiani detenuti all’estero, ma semplicemente vuole dar voce a chi non ce l’ha. Un atto doveroso nei confronti di chi, privato di tutte quelle garanzie giuridiche che sono alla base del diritto penale, è rinchiuso in pochi metri quadri di cemento armato in qualche angolo del mondo”.
Le storie che vengono raccontate nel libro sono quelle di Carlo Parlanti, Enrico Forti, Derek Rocco Barnabei, Mariano Pasqualin, Fernando Nardini, Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni.
“Sei su tremila – ha detto Federico Cenci - è una percentuale minuscola, ma proprio per questo indicativa di un sottobosco che, maturando all’ombra del palcoscenico mediatico, è foriero di ingiustizie e sofferenze colpevolmente dimenticate.
Per dare ulteriore “voce al silenzio”, gli autori hanno messo a disposizione anche un sito web: www.levocidelsilenzio.com.
Redazione Agenzia Stampa Italia