(ASI) Su un campione di 4.800 fra imprenditori, lavoratori dipendenti e pensionati intervistati telefonicamente dal Centro Studi Confedercontribuenti, l'89% afferma l'urgenza di un intervento del Parlamento per cambiare le leggi sulla riscossione fiscale, perchè i metodi applicati dalla società di riscossione non sono rispettosi delle difficoltà economiche delle imprese e delle famiglie. Il 93% sostiene che l'attuale legge porta famiglie e imprese a indebitarsi perche' l'attuale sistema di rateizzazione dei debiti tributari non tiene conto delle effettive possibilità di ogn'uno di potere pagare, il 95% ritiene che le rate per rientrare dei debiti tributari non dovrebbero eccedere il quinto del proprio reddito, il 98% ritiene che sanzioni, interessi di mora e aggi, applicati nelle cartelle esattoriali, determinano un tasso usuraio che un ente pubblico non dovrebbe mai applicare, mentre per il 79% Equitalia va sciolta e la riscossione tornare nelle mani degli enti impositori. Da questa indagine telefonica emerge, come sottolinea il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro una richiesta disperata da parte di imprese e famiglie di dire basta a questo sistema di riscossione che oggi sta vessando milioni di famiglie e imprese. Ricordo a tutti , aggiunge Finocchiaro, che ormai siamo a oltre 6.000.000 di misure cautelari fra ipoteche, pignoramenti, fermi amministrativi, pignoramenti presso terzi, messe in atto in tutta Italia da Equitalia. Insomma bisogna fermarsi e cambiare. Serve una nuova legge che garantisca allo Stato d'incassare e ai contribuenti di potere pagare. L'89% degli intervistati ritiene un dovere pagare le tasse, ma lo Stato deve mettere nelle condizioni di poterlo fare. Oggi conclude il presidente Finocchiaro con l'attuale normativa è davvero complicato farlo. Perche' questo sistema e causa non secondaria della crisi delle famiglie e delle imprese.
Redazione Agenzia Stampa Italia