(ASI )«Puntare il dito contro il finanziamento inadeguato del SSN, oltre a fornire un alibi per smantellarlo, spiana la strada all’intermediazione finanziaria e assicurativa dei privati. La vera sfida consiste nell’identificare gli sprechi che aumentano i costi dell’assistenza, senza produrre alcun beneficio per cittadini e pazienti».
Con queste parole il Dott. Nino Cartabellotta – Presidente della Fondazione GIMBE – ha concluso la lettura inaugurale della Conferenza Nazionale GIMBE (Bologna, 15 marzo 2013), lanciando la fase operativa del progetto Salviamo il Nostro SSN. Il Presidente ha sottolineato la necessità di ricordare a tutti i cittadini contribuenti che «l’articolo 32 della Costituzione garantisce il diritto alla salute e non alla sanità, oggi intesa come disponibilità illimitata e tempestiva di servizi e prestazioni sanitarie» e che «la domanda inappropriata di servizi e prestazioni sanitarie concorre agli sprechi del SSN, con pesanti ricadute sotto forma di imposte locali e di mancate detrazioni».
«Nel corso degli ultimi 20 anni – prosegue il Presidente – diversi fattori hanno silenziosamente contribuito alla progressiva crisi del SSN: il mutamento delle condizioni demografiche, economiche e sociali, la crescente introduzione sul mercato di false innovazioni, le conseguenze della modifica del Titolo V della Costituzione, il perpetuarsi delle ingerenze della politica partitica nella programmazione sanitaria, la “grande incompiuta" dei LEA, la gestione delle aziende sanitarie come “silos” in competizione continua, l’evoluzione del rapporto paziente-medico e l’involuzione del cittadino in consumatore».
«In questo contesto particolarmente critico – conclude Cartabellotta – teatro di un confitto istituzionale tra Stato e Regioni che ha ormai assunto toni esasperati, il prossimo esecutivo dovrà identificare una linea politico-programmatica multi-stakeholders per fornire risposte di sistema a cinque questioni chiave per la sopravvivenza della sanità pubblica. Il SSN è realmente sotto-finanziato? Il modello di politica sanitaria che ha generato 21 sistemi regionali deve essere ripensato? La modalità di organizzazione e gestione delle Aziende sanitarie è adeguata? Come i professionisti sanitari devono contribuire alla sostenibilità del SSN? Quali sono le responsabilità di cittadini e pazienti?».
Redazione Agenzia Stampa Italia
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