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(ASI) Con un comunicato l'onorevole Enzo Raisi, valutando una possibile querela a "Libero" e a Belpietro dopo la pubblicazione di foto e indirizzi mail di alcuni parlamentari che voteranno la sfiducia al governo,
ha affermato: "L’azione di violenza politica portata avanti nei nostri confronti dal giornale Libero con la riproduzione delle nostre foto, delle nostre mail, l’imputazione di traditori e l’invito a sommergere i nostri siti di messaggi offensivi, hanno prodotto in parte il loro effetto. Abbiamo ricevuto alcune centinaia di mail di insulti e di minacce la qual cosa ci ha indotto, come promesso, ad addire a vie legali. I nostri avvocati stanno valutando appunto nel quadro della normativa vigente l’ipotesi di reato imputabile a Belpietro ed a Libero.
Sarà un’azione collettiva da parte dei Deputati di FLI che in sede giudiziaria chiederanno ai responsabili del giornale Libero di rispondere del clima di odio da loro prodotto con il loro intervento. Di questo clima da anni ’70 riteniamo Belpietro ed il suo giornale pienamente responsabili e memori di quanto accadde con le campagne di odio dell’estrema sinistra in quegli anni non sottovaluteremo il problema.
Mentre rimaniamo in attesa del risultato delle indagini sul presunto attentato al Direttore Belpietro rispondiamo in modo fermo alla violenza innescata questa si in modo inconfutabile dal giornale di proprietà della famiglia Angelucci e chiederemo nelle sedi competenti che venga fatta giustizia.
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