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(ASI) “I cittadini romani subiscono già gravissimi disservizi a causa di una mobilità pubblica indegna di una grande capitale europea, ma come se non bastasse la pessima gestione dell’Atac, che negli ultimi due anni si è basata solo su sprechi e clientelismo, ha ridotta l’azienda sul lastrico con aggravio di disagi per gli utenti.
Il Governo intervenga per accertare e sanzionare le responsabilità dell’amministrazione del sindaco Alemanno, che intanto dovrebbe subito scusarsi con i cittadini e dimettersi”. È quanto emerge da un’interrogazione parlamentare che Elio Lannutti, Capogruppo Idv in Commissione Finanze al Senato, ha indirizzato ai Ministri Matteoli e Tremonti. “Risulta che l’Atac – prosegue Lannutti – sia ridotta al limite della bancarotta da una gestione finanziaria e amministrativa fatta di sperperi e favoritismo: lo scorso anno sono state assegnate commesse a società esterne per 364 milioni di euro senza l’ombra di una gara; sono state disposte migliaia di assunzioni a chiamata diretta per amici e parenti di assessori, dirigenti e sindacalisti; infine, si è proceduto a riconoscere promozioni senza freno e ad affidare consulenze d’oro ad una cerchia di ristretti privi dei requisiti di merito. A farne le spese, oltre al bilancio delle municipalizzate, sono i semplici cittadini: i tanti che si sono regolarmente presentati ai concorsi sperando di essere assunti e i tantissimi che ogni giorno sono costretti a servirsi di una mobilità inefficiente. La Procura e la Corte dei conti hanno aperto un’inchiesta – conclude Lannutti – ma intanto la parentopoli romana è la vergogna del centrodestra e a maggior ragione va sfiduciata una classe dirigente che si fa eleggere solo per occuparsi di affari personali”.
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