(ASI) Perugia. L'otto febbraio, durante il consiglio degli studenti dell' ateneo perugino, l'associazione Rinascita ha chiesto che alla documentazione standard da presentare al fine di usufruire di servizi e agevolazioni, lo studente alleghi anche copia del regolare contratto di affitto.
“Lungi da noi voler appesantire la già articolata burocrazia universitaria, - spiega R. - quanto spingere i ragazzi a chiedere una regolamentazione della locazione a beneficio suo e della collettività”.
La piaga degli affitti in nero è molto diffusa nelle città che ospitano sedi universitarie, con una perdita per lo Stato in termini di tasse e contributi di milioni di euro ogni anno. La stessa Azienda per il Diritto allo studio universitario (Adisu) nel 2011 ha promosso la diffusione di una 'Guida all'affitto' con lo scopo di aiutare il giovane a trovare un alloggio senza incappare in truffe, approfittatori o soluzioni precarie.
La mozione ha però incontrato l' opposizione di UdU (Unione degli Universitari) che, stando a quanto denunciato da Rinascita, avrebbe definito il contratto di affitto uno “strumento che si ritorce contro studenti e famiglie”.
Una posizione che, se corrispondente a realtà, parrebbe incomprensibile, poiché proprio nello stesso anno in cui l'Adisu ha promosso la guida Udu Perugia ha invitato dalle pagine web del proprio sito a regolarizzare le locazioni, ricordando anche che, in base all'articolo 3 del Dlgs 23/2011 (Disposizione in materia di federalismo fiscale), i proprietari di immobili disposti a stendere regolare contratto avrebbero potuto beneficiare di una tassazione proporzionale ai canoni di affitto.
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