Il fatto è che le accuse di xenofobia e razzismo sono scattate per un comune signore di Messina, che chiameremo Mario C. per tutelarne l'anonimato, che aveva osato manifestare le proprie idee favorevoli ai respingimenti in mare nel momento più caldo dell'invasione di Lampedusa, marzo 2011, che portò in poche settimane alla presenza sull'isola di un numero di extracomunitari superiore a quello degli stessi abitanti.
La cosa paradossale è che, in quei giorni, anche Berlusconi e Maroni, allora al governo, sostenevano simili opinioni e non ci risulta siano stati indagati per questo, tutti ricorderanno l'esito della faccenda con il tardivo intervento show del cavaliere che giunse soltanto quando gli isolani, vista la loro isola trasformata in un lager a cielo aperto, dimostrarono di aver perso la pazienza.
Mario C. - che ci assicura di non aver mai usato un linguaggio becero o volgare - si è rivolto ad FN per denunciare ciò che gli è capitato, ha capito, a sue spese, che la libertà di pensiero esiste solo a patto che tutti la pensino nello stesso modo.
Forza Nuova ha raccolto il suo appello e seguirà il caso, con la certezza che altri comuni cittadini come Mario C. finiranno per ricevere, o hanno già ricevuto, una notifica simile: chi usa la testa va intimidito, chi usa la testa finisce col comprendere che solo rivolgendosi ad FN si ha la possibilità di far conoscere l'azione intimidatoria che la polizia del pensiero svolge nel tentativo di convincere la gente a chiudere gli occhi di fronte alla realtà.