(ASI)“Emergenza industriale: questo è il segnale d'allarme acceso oggi dai dati ISTAT sulla produzione industriale. Il pesante arretramento dell'indice 2012, con un ritorno in termini di volumi prodotti addirittura ai livelli del 1990, l'andamento dei consumi, il crollo di domanda di importanti e fondamentali mercati -a partire dall'automotive- e il boom della cassa integrazione, confermano la profondità della recessione e la necessità di un'immediata reazione per arginare nuovi rischi potenziali sull'occupazione e capacità produttiva dell'Italia. Divengono quindi essenziali le proposte avanzate dal Partito Democratico: lo sblocco dei pagamenti per 50 miliardi in cinque anni del debito accumulato dalla pubblica amministrazione verso le imprese, il piano di interventi nell'edilizia pubblica per 7,5 miliardi rivolti alle scuole e alla sanità, le misure di politica industriale per favorire ricerca, innovazione e rafforzamento patrimoniale delle imprese, rappresentano strategie in grado di dare ossigeno al tessuto produttivo in difficoltà e di riattivare il circuito dell'economia reale con la creazione di nuovo lavoro nel nostro Paese”.
Redazione Agenzia Stampa Italia