Un'eventuale approvazione della risoluzione rappresenterebbe un'altra vittoria diplomatica per i palestinesi, dopo quella ottenuta lo scorso autunno all'Unesco, con l'ingresso a pieno titolo della Palestina nell'organismo Onu per Scienza, Educazione e Cultura. Il rango di Stato osservatore all'Onu permetterebbe infatti ai palestinesi di accedere ad altre agenzie delle Nazioni Unite e soprattutto alla Corte penale internazionale. Una tale vittoria potrebbe pero' costare all'Anp di Mahmoud Abbas centinaia di milioni di dollari: Stati Uniti e Israele si oppongono fermamente alla risoluzione e minacciano delle sanzioni finanziarie in caso di una sua approvazione.
I palestinesi potrebbero perseguire Israele davanti la Cpi per la sua politica di colonizzazione in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, ha avvertito l'ambasciatore palestinese all'Onu, Riyad Mansour. I palestinesi sono dal 1974 una "entita'" osservatrice all'Onu. A questo titolo partecipano alle sessioni dell'Assemblea generale e alle conferenze internazionali. Se acquisiranno lo status di Stato osservatore, come il Vaticano, non potranno in ogni caso votare all'Assemblea generale ne' proporre risoluzioni.
Fonte Irib: http://italian.irib.ir/notizie/palestina-news/item/117216-voto-su-palestina-italia-ancora-indecisa,-forse-si-asterra
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione