(ASI) Il segretario esecutivo dell'Alleanza bolivariana per i popoli della nostra America-Trattato di commercio dei popoli (Alba-Tcp), Jorge Arreaza ha fortemente criticato la creazione di campi di concentramento per migranti venezuelani e latinoamericani da parte del governo di El Salvador.
Arreaza ha affermato che “il neonazismo è un’azione coordinata. Il governo traditore di El Salvador sta creando campi di concentramento per migranti venezuelani e di altre nazionalità, obbedendo agli ordini dei suoi padroni a Washington”, sempre il rappresentante dell’associazione indiolatina ha aggiunto che queste strutture: “attraverso detenzioni arbitrarie, senza diritto alla difesa, senza un giusto processo e con trattamenti palesemente degradanti, violano i diritti umani nel modo più flagrante e abietto”.
L’alto rappresentante dell'Alba ha quindi esortato la comunità internazionale a reagire e a condannare tali atti di rapimento e tortura attaccando il presidente salvadoregno Nayib Bukele ed “il castello di carte che ha creato e che presto o tardi crollerà”.
Contro El Salvador e la decisione del presidente statunitense Donald Trump di rimpatriare i cittadini venezuelani si è scagliato anche Nicolás Maduro che ha denunciato “la falsa narrazione” sulla presenza del treno di Aragua (un'organizzazione criminale transnazionale inserita da Washington tra quelle terroristiche) negli Stati Uniti, asserendo che questa“sarebbe stata creata dall'estrema destra per giustificare politiche repressive sull'immigrazione. Si tratta di una campagna per stigmatizzare una migrazione che è stata una valvola di sfogo contro le sanzioni imposte al nostro Paese”.
Il primo mandatario bolivariano ha quindi insistito sul fatto che questa organizzazione criminale è stata “combattuta ed eliminata” in Venezuela, separandola dagli attuali migranti.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia