(ASI) Il 18 luglio, Ursula von der Leyen è stata rieletta come Presidente della Commissione Europea con 401 voti a favore nel Parlamento Europeo, assicurandosi un secondo mandato di cinque anni. Questa rielezione rappresenta un voto di fiducia significativo e un sostegno deciso alla sua leadership, segnando una vittoria chiara rispetto al margine risicato con cui fu eletta nel 2019, quando ottenne solo 9 voti di vantaggio.
Von der Leyen, appartenente al Partito Popolare Europeo (PPE) di centro-destra, ha ricevuto il sostegno dei tre principali gruppi pro-UE: il PPE, i Socialisti e Democratici (S&D) e i Liberali di Renew Europe. La sua campagna per la rielezione ha incluso intense negoziazioni a porte chiuse con i principali gruppi del Parlamento per garantire un ampio consenso, dimostrando la sua abilità politica nel costruire alleanze anche in situazioni di incertezza aritmetica. La sua strategia ha coinvolto anche un'attenzione particolare verso i Verdi, il cui supporto è stato cruciale per la sua vittoria.
Durante il dibattito precedente al voto, von der Leyen ha presentato le sue priorità politiche per i prossimi cinque anni. Ha sottolineato l'importanza della continuità nel rispondere alle crisi globali, come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina, che hanno caratterizzato il suo primo mandato.
Von der Leyen ha promesso di mantenere un equilibrio tra ambizione legislativa e realismo politico. Tra le proposte salienti per il nuovo mandato ci sono un nuovo Commissario per l'abitazione, un aumento significativo del personale di Frontex e una maggiore attenzione alla competitività delle piccole e medie imprese. Inoltre, ha riaffermato l'impegno verso il Green Deal, promettendo un "clean industrial deal" per canalizzare investimenti nella decarbonizzazione dell'industria.
Uno dei punti cardine della sua campagna è stato l'impegno per un'equilibrata rappresentanza di genere nella Commissione Europea. Von der Leyen ha chiesto ai leader nazionali di presentare due candidati per ogni ruolo di Commissario, un uomo e una donna, con l'obiettivo di avere una composizione equa tra uomini e donne nel Collegio dei Commissari.
La rielezione di von der Leyen è stata accolta positivamente da molti leader europei. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha descritto la sua rielezione come un "chiaro segno della nostra capacità di agire nell'Unione Europea, soprattutto in tempi difficili." Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha espresso fiducia nel suo operato, sottolineando la volontà di lavorare insieme per affrontare le sfide future.
Tuttavia, non sono mancate le opposizioni. Alcuni parlamentari di estrema destra e anti-UE hanno espresso la loro opposizione, sostenendo che la sua rielezione andava contro i loro principi. In particolare, il partito Fratelli d'Italia guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni ha votato contro di lei, riflettendo una spaccatura all'interno del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR).
Von der Leyen ha riconosciuto le critiche ricevute durante il suo primo mandato, in particolare quelle riguardanti la trasparenza nelle decisioni. Ha promesso "più trasparenza, più responsabilità" e una maggiore frequenza di visite al Parlamento Europeo per garantire un dialogo costante e aperto con i rappresentanti dei cittadini europei.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia