(ASI) Roma - "Oggi il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione, la A/HRC/55/L.30, che chiede che lo Stato di Israele sia riconosciuto responsabile di crimini di guerra e crimini contro l'umanità nella Striscia di Gaza e che quindi venga interrotta ‘la vendita e il trasferimento di armi, munizioni e altro equipaggiamento militare verso Israele per prevenire ulteriori violazioni del diritto umanitario internazionale e violazioni e abusi dei diritti umani’.
Questa risoluzione impone al Governo italiano l'obbligo legale di fermare a partire da oggi l'afflusso di materiale bellico prodotto in Italia verso Israele. Il governo Meloni, in particolare il Ministro Tajani, non hanno più scuse a cui aggrapparsi per non sospendere per decreto tutte le licenze di esportazione di armi a Israele concesse prima della guerra e di conseguenza tutti i trasferimenti di materiale bellico in corso ad esse riconducibili. La legge 185 del 1990 impone infatti (articolo 1 comma 6) la sospensione immediata in caso di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale ‘accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell'Unione europea o del Consiglio d'Europa’. L'accertamento ora è arrivato dall'Onu, per di più con esplicita richiesta di fermare i trasferimenti di armi: attediamo che la Farnesina faccia ora quello che è tenuta a fare". Lo dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.